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Pakistan: sarà liberata l'undicenne disabile accusata di blasfemia

ISLAMABAD, 8 SETTEMBRE 2012 – Sarà liberata Rimsha Masih, la disabile undicenne cristiana arrestata con l’accusa di blasfemia.

La ragazza era stata condotta, lo scorso 19 Agosto, nel carcere minorile di Rawalpindi, in seguito ad una denuncia presentata dal religioso mussulmano Syed Muhammad Ummad, il quale accusava Risha di aver bruciato dieci pagine del libro sacro Noorani Qaida, utilizzato per imparare le basi del Corano e dell’arabo.[MORE]

La denuncia dell’imam aveva scatenato una vera e propria rivoluzione condotta da parte dei fondamentalisti islamici: folti gruppi di estremisti erano infatti giunti nel sobborgo cristiano in cui Risha abitava e, dopo aver tentato senza successo di linciare la ragazza e sua madre, avevano scatenato una serie di violenze collettive contro la comunità cristiana stanziata nel villaggio.

Sorprendentemente, alcuni testimoni sono riusciti a dimostrare che quelle contro la ragazzina erano accuse fallaci e che il religioso aveva falsato le prove. Proprio durante la giornata di ieri, il ministro dell’interno pachistano Malik ha rivelato in Senato che la borsa di plastica di Rimsha consegnata alle autorità per avvalorare le accuse non conteneva le ceneri di un libro sacro ma quelle di alcuni pezzi di legno bruciati.

Immediata allora la disposizione, da parte di un magistrato pachistano, della libertà dietro cauzione concessa alla ragazzina e caldamente richiesta, nei giorni scorsi, anche da parte dello stesso Consiglio degli Uelma pachistani.

(foto it.wfp.org)

Elisa Lepone