Cronaca

Padre Lombardi: "Aprite la tomba di de Pedis!"

25 GENNAIO 2012 – A fronte della mancata collaborazione da parte del Vaticano, il protavoce del Papa Padre Lombardi replica sostenendo che il Vaticano non si sarebbe opposto a fare luce sul mistero della tomba di Enrico de Pedis. E ripuntare i riflettori sul caso di Emanuela Orlandi la pubblicazione del libro del fratello, intitolato "Mia sorella Emanuela". Quel 22 ottobre 1983 Emanuela si stava recando a lezione di musica quando improvvisamente scomparve. Di lì l'elaborazione di diverse teorie che hanno intrecciato il destino della ragazza con il boss della Magliana de Pedis, a sua volta coinvolto con affari del Vaticano. [MORE]

Ne parla il Corriere della Sera pubblicando le dichiarazioni rilasciate dal portavoce di Papa Benedetto XVI a Chi l'ha visto? Padre Lombardi si scusa per "alcuni aspetti di comportamento umano e cristiano probabilmente criticabili o imprudenti" ed elenca almeno 4 punti su cui si deve ancora fare chiarezza. Stando ai fatti, il Vaticano non si sarebbe preoccupato di avviare la famiglia Orlandisull'alarme sequestro diffuso poco prima del sequestro dall'intelligence francese, oltre a non essersi mostrato collaborativo con le forze dell'ordine italiane. A completare il quadro l'inspiegabile presenza di spie al di fuori del Vaticano e soprattutto i sospetti aiuti a Solidarnosc, motivo che avrebbe potuto scatenare un'azione di rivalsa contro il Vaticano tramite il sequestro di Emanuela Orlandi.

Pietro Orlandi, fratello della vittima, si è dichiarato contento nel sapere che qualcuno nella Santa Sede è interessato a risolvere il mistero. Secondo quanto riportato da Fabrizio Peronaci sul Corriere, sarebbe venuto a galla un recentissimo appunto sul caso Orlandi. L'appunto riservato sarebbe del 9 gennaio scorso e riporterebbe la firma di Benedetto XVI. L'interesse nei confronti del Vaticano non fa che aumentare da quando si è scoperto che nel sit in roganizzato da Piero lo scorso gennaio proprio davanti a Sant'Apolinnare vi erano due gendarmi infiltrati per fotografare i partecipanti.

Proprio Padre Lombardi è tornato a parlare di "Renatino" e del luogo della sua sepoltura (Sant'Apollinare), comunicando che "mi pare che il cardinal vicario abbia dichiarato la disponibilità a lasciar aprire la tomba, non capisco perchè questo non sia ancora avvenuto". La situazione sembra tutto meno che chiara anche al fratello di Emanuela, che non nasconde ti temere la presenza di un "ricattatore che mira a intimidire il Vaticano". Parallemente Pietro Orlandi sta portando avanti la raccolta di firme per chiedere a Benedetto XVI di far finalmente luce sul caso della sorella, rendendo pubbliche le indagini svolte dal Vaticano, tenute segrete fino a ora. Le adeisioni sarebbero state già più di 60.000.

Cecilia Andrea Bacci