Cronaca
Padova, uccide il padre con il fucile: "Volevo fargli uno scherzo"
PADOVA, 26 MARZO – Un colpo alla nuca ha spento la vita di Enrico Boggian, 52 anni, mentre riposava sul divano di casa sua. Sarebbe, secondo quanto ha confessato il figlio dopo aver depistato le indagini per ventiquattr’ore, “uno scherzo finito male”.[MORE]
“Ti prego, racconta la verità”, l’aveva supplicato la madre mentre subiva il pressing degli inquirenti, e alla fine è crollato: “Sì, sono stato io... ma non volevo ucciderlo”. Aggiungendo che “È stato uno scherzo finito male. Pensavo di fargli sentire il clic da dietro per spaventarlo. Non sapevo che il fucile del nonno avesse il colpo in canna...”.
Diversa la sua versione iniziale: “Finito di mangiare, mio padre mi ha detto che la sua bicicletta faceva un rumore strano. Mi ha chiesto così di fare un giretto per controllarla. Sono uscito dopo le 14 e sono tornato una ventina di minuti dopo”, alludendo ad una rapina, subito messa in dubbio dagli inquirenti dal fatto che il Rolex del padre fosse ancora sulla scena del crimine.
”Abbiamo pranzato insieme - ha ritrattato il ragazzo - poi lui si è messo sul divano e io ho pensato allo scherzo del fucile”. Dopo lo sparo si sarebbe spaventato, secondo il suo racconto, e avrebbe preso subito la bicicletta per andare a buttare il fucile fra i rovi di un campo.
Il terribile incidente risale a venerdì scorso intorno alle due del pomeriggio e si è consumato nella villetta a schiera di Selvazzano Dentro, fra le campagne padovane ai piedi dei colli euganei.
Il fascicolo è ora passato nelle mani della Procura per i minorenni di Venezia e il ragazzo è stato portato nel carcere di Treviso con l’accusa di omicidio volontario. “Ma non è escluso che sia andata come dice lui. Certo è che il depistaggio non gioca a suo favore”, dicono gli investigatori, giustificando il perché dell’accusa per omicidio volontario anziché colposo.
Maria Azzarello