Cronaca

Riesame sulla P4, riappare l'associazione a delinquere

 NAPOLI, 09 AGOSTO 2011 - Per il tribunale del Riesame la P4 era un'associazione a delinquere. I giudici hanno infatti accolto la richiesta dei pm Henry John Woodcock e Francesco Curcio, i quali avevano contestato il gip Luigi Giordano che, nelle ordinanze di custodia, aveva respinto tale accusa per mancanza di indizi. Senza questa veniva però a mancare il perno dell'inchiesta, che sarebbe stata limitata ai reati minori. [MORE]

Per Bisignani le porte del carcere si aprono e si richiudono subito. Il faccendiere infatti, agli arresti domiciliari durante l'inchiesta, è stato condannato dal Tribunale del Riesame, ma i suoi legali hanno già annunciato il ricorso: la misura è quindi sospesa fino alla sentenza della Cassazione.

Detenzione disposta anche per il parlamentare del Pdl Alfonso Papa, ma per lui è soltanto un altro giro di chiave, considerato che è già detenuto per altri reati minori. Per lui, se il provvedimento dovesse essere riconfermato negli altri gradi, sarebbe necessaria una nuova autorizzazione del Parlamento, che ha già espresso il suo assenso per gli altri illeciti.

Anche per il carabiniere Enrico La Monica è stato decretato l'arresto, ma l'imputato è attualmente latitante in Senegal.

Il procuratore della Repubblica di Napoli, Giovandomenico Lepore, si dice soddisfatto per la decisione del Riesame: “Esce rafforzata - dice all'ANSA - la tesi della procura in merito alla sussistenza del reato di associazione per delinquere". "Tutta la tesi accusatoria – continua il procuratore - ha trovato accoglimento attraverso la decisione del Riesame, che ha ritenuto fondato il nostro appello dimostrando la validità dell'impianto accusatorio".

Marta Lamalfa