Cronaca

P3: Marconi chiede trasferimento, Martino resta in carcere

ROMA - Dopo l’apertura di un fascicolo, da parte del Csm, sui magistrati i cui nomi emergono nell’inchiesta sulla loggia P3, il presidente della Corte d’Appello di Salerno, Umberto Marconi, ha inviato una lettera alla prima commissione del Consiglio.

Nel documento, pur proclamando la sua innocenza, si dice disposto a subire un trasferimento, visto che oramai si è creata un’incompatibilità sulla sua permanenza nell’ufficio giudiziario campano.

Dopo aver valutato il contenuto della missiva la prima commissione di Palazzo dei Marescialli, sta valutando se rinviare oppure no, la richiesta alla terza commissione competente sui trasferimenti.[MORE]

Non è stato ancora deciso nulla, inoltre, sull’istanza di rinvio, inoltrata dal presidente della Corte d’Appello di Milano, Alfonso Marra, dell’audizione fissata dal Csm per lunedì prossimo, circa la procedura di trasferimento d’ufficio per incompatibilità ambientale, aperta nei suoi confronti. La prima commissione dell’organo di autogoverno della magistratura, dopo il plenum di questa mattina, si riunirà ancora per decidere sulla richiesta di rinvio avanzata da Piercamillo Navigo, ex pm di mani pulite, oggi consigliere in cassazione, difensore di Marra. Navigo, infatti, con una nota invita al Csm, spiega d’aver bisogno di più tempo per esaminare la documentazione per mettere a punto la difesa del suo assistito e rileva, anche, la 'sovrapposizione' delle 'accuse' mosse al presidente della Corte d'Appello di Milano dalla prima commissione e dal pg di cassazione Vitaliano Esposito, che nei confronti di Marra ha avviato l'azione disciplinare.

Resta in carcere, invece, Arcangelo Martino, l’imprenditore campano arrestato assieme a Flavio Carboni e Pasquale Lombardi, l’8 luglio scorso, per associazione per delinquere finalizzata alla violazione della legge Anselmi sulle società segrete. Lo ha stabilito il tribunale del riesame di Roma, presieduto da Guglielmo Muntoni, che respinto la richiesta di revoca o di modifica dell’ordinanza del Gip Giovanni De Donato, Avanzata dagli avvocati Simone Ciotti e Giuseppe De Angelis. Martino, dopo essere stato ricoverato al Cardarelli al momento dell’arresto, adesso si trova detenuto nel carcere di Poggioreale.