Cronaca

Ostia, stabilimenti con tangenti: arrestati nove indagati

OSTIA (ROMA), 4 NOVEMBRE- Sono nove gli indagati per criminalità organizzata a stampo mafioso e gestione degli appalti pubblici di alcuni stabilimenti della nota località marittima. Apparentemente, un gruppo composto da alcuni esponenti del gruppo mafioso Clan Spada, da Aldo Papalini, ex direttore tecnico dell’ex Municipio XIII, e da qualche imprenditore del posto, avrebbe messo in piedi un sistema di tangenti volto a pilotare le gare di appalto a scopo di lucro.


Da qualche tempo, in particolare, le autorità stavano tenendo sotto controllo lo stabilimento “Orsa Maggiore”, dove si erano registrate attività piuttosto sospette. In effetti, alla società che gestiva lo stabilimento, ossia il CRAL dell’Ente Poste, era stato revocato l’incarico nel 2012 e la nuova gara d’appalto per l’assegnazione dello stabilimento era stata vinta da una società chiamata Bluedream Srl, costituita appena tre giorni prima.
Non ci è voluto molto prima che si scoprisse che la Bluedream Srl era in realtà una società fittizia, costituita con il beneplacito di Aldo Papalini per favorire gli introiti del Clan Spada. La società aveva nominalmente sede a Latina, dove andavano a finire i proventi e dal conto della quale Papalini riceveva cospicue tangenti con somme che arrivavano a 40 mila o 60 mila euro. [MORE]


Ad aggravare i reati che lo incriminano di non aver rispettato la legge sulle gare di appalto, dunque, Papalini si troverebbe anche ad essere accusato di aver collaborato ad attività mafiose. Con un’operazione condotta simultaneamente dalla polizia, i carabinieri e la guardia costiera e coordinata dalla locale Direzione distrettuale antimafia, oggi sono stati arresati nove indagati, tra cui tre, Papalini, Armando Spada e Cosimo Appeso, finiti in carcere per misura cautelare, mentre gli altri sei si trovano ancora agli arresti domiciliari.
 

(foto: romatoday)


Sara Svolacchia