Estero

Osservatorio Siria: il dettagliato rapporto ONU degli abusi sui minori

 DAMASCO, 5 FEBBRAIO 2014 – Le Nazioni Unite hanno accusato entrambe le parti del conflitto di gravi violazioni contro i bambini. Secondo l'ultimo rapporto, i bambini sono stati utilizzati come soldati, scudi umani, e sono stati continuamente torturati. Le violazioni sono andate via via aumentando con l'escalation del conflitto, nel corso degli ultimi tre anni. Si denuncia in particolare il reclutamento dei bambini tra le fila dell'esercito siriano, bambini intimiditi e sequestrati, molto spesso al di sotto dei 18 anni, costretti ad unirsi ai militari ai posti di blocco, o persino durante le incursioni nelle zone calde contese.

Il segretario delle Nazioni Unite Ban-ki Moon ha denunciato che le forze governative sono responsabili dell'arresto, la detenzione arbitraria e la tortura di bambini, per la loro presunta o provata affiliazione alle forze dell'opposizione, e per averli usati spesso come scudi umani. Le torture prevedevano percosse con cavi elettrici, fruste e bastoni di legno o metallo, scosse elettriche, comprese ai genitali, lo strappo delle unghie, stupro o minacce di stupro, finte esecuzioni, privazione del sonno, isolamento ed esposizione alla vendetta dei parenti delle vittime.

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Le Nazioni Unite avevano già riferito di abusi su minori in passato, ma il presente rapporto è il primo che specifica nel dettaglio il peggioramento del fenomeno, dal 1 marzo 2011 al 15 novembre 2013. Il reclutamento ha in particolare interessato i bambini rifugiati nei campi profughi dei paesi limitrofi. Il reclutamento è stato effettuato anche da gruppi affiliati alla Coalizione, o dai gruppi armati dei curdi siriani. La mancanza di istruzione o di opportunità di lavoro e la pressione dei coetanei sono i fattori chiave per un facile reclutamento. Il rapporto specifica anche che l'ingaggio è avvenuto in maniera sistematica, e che molti adolescenti hanno ritenuto che fosse un dovere per loro arruolarsi tra le fila dei ribelli.

I bambini venivano addestrati con armi e coltelli, utilizzati come facchini, contrabbandieri, spie e messaggeri. La decisione di armare un bambino o di farlo prendere parte ad un attacco viene presa su base individuale, e in accordo a regole interne a ogni gruppo. Molti di loro perdono la vita non perché parte attiva dei combattimenti, ma nel mentre sono intenti a svolgere le attività sopraelencate, trovandosi nel mezzo del campo di battaglia.

L'ONU ha accusato almeno 14 gruppi per aver commesso reati gravi contro i bambini. Secondo le ultime stime, più di 100,000 persone sono state uccise in Siria, tra cui più di 10,000 sono bambini.

Foto: theguardian.com

Dino Buonaiuto