Salute

Ospedale Lamezia Terme: nuovo centro regionale. per la diagnositca dei microbatteri

Ospedale Lamezia: istituito un nuovo centro d’eccellenza regionale. centro di riferimento per la diagnositca dei microbatteri
Catanzaro, 21 maggio 2011 -
L’ospedale “Giovanni Paolo II” di Lamezia Terme ha un nuovo centro d’eccellenza sanitaria. La Regione Calabria ha infatti istituito nel nosocomio lametino il Centro di riferimento regionale sulla diagnostica dei micobatteri e della tubercolosi. Questo significa che tutte le Aziende sanitarie provinciali e tutte le strutture sanitarie calabresi avranno come punto di riferimento il laboratorio lametino, dove verranno eseguiti gli esami relativi alla diagnostica micobatteriologica avanzata. Il centro, collocato nell’unità operativa di Microbiologia del presidio ospedaliero lametino, è guidato dalla dottoressa Rosa Anna Leone. [MORE]

“Si tratta – ha spiegato il commissario straordinario dell’Asp di Catanzaro Dott. Prof. Gerardo Mancuso – di un’attività tecnica di grande prestigio, perché conferisce a Lamezia un ruolo importante per quanto riguarda le procedure diagnostiche della tubercolosi. Procedure molto sofisticate, anche perché per arrivare alla diagnosi ci vogliono settimane di indagini, con procedure che devono essere corrette e standardizzate, altrimenti le risposte non saranno di qualità. Aver conferito questo centro a Lamezia vuol dire non solo che il laboratorio ha una casistica importante ma significa anche voler investire in una struttura di qualità. E questo va nella direzione di quanto la direzione strategica ha detto fin dal primo momento, e cioè ubicare a Lamezia centri di eccellenza regionali. Questo significa potenziare concretamente un territorio, e non come è stato fatto in passato quando si parlava di trauma center che consentiva di avere solo un pennacchio ma non realizzare qualcosa di concreto per la città”.

Con il nuovo centro di diagnostica dei micobatteri salgono così a sei i centri d’eccellenza e di riferimento regionale presenti a Lamezia Terme. “Già cinque centri d’eccellenza sono stati già deliberati – ha proseguito il commissario Mancuso – la Neurogenetica (realtà già presente da anni sul territorio e riconfermata); la Fibrosi cistica (per la quale abbiamo già ottenuto il finanziamento di 320mila euro che servirà per l’attuazione del progetto); l’Endoscopia interventistica (abbiamo già attivato le procedure per gli acquisti del materiale ad hoc necessario per l’avvio del centro); la Tossicologia forense, che sarà collocata al quinto piano del nosocomio accanto alla Neurogenetica, e per il quale stiamo aspettando che il progetto di ristrutturazione dei locali che abbiamo predisposto venga autorizzato; infine il centro per la diagnosi delle malattie rare. Con l’istituzione del centro per la diagnostica dei micobatteri siamo quindi già a sei centri di riferimento regionale che la città può vantare. E nell’agenda della Regione ci sono altri sei o sette centri che verranno istituiti e ufficializzati nell’arco di un anno. Uno che sarà attivato a breve è legato alla patologia protesica, stiamo infatti definendo una collaborazione interdisciplinare con l’Inail per ubicare nel nostro ospedale un’attività connessa a questa patologia, in relazione quindi con il centro Inail che si sta realizzando nelle strutture messe a disposizione dalla Fondazione Mediterranea Terina. Sono fatti concreti che abbiamo portato a compimento in poco tempo – ha concluso il commissario Mancuso – ecco perché esprimo enorme soddisfazione per il raggiungimento di questo ulteriore obiettivo che va nella direzione di rendere Lamezia un punto di riferimento regionale per molte specializzazioni, così come annunciato fin da subito dal presidente Scopelliti e dalla direzione strategica aziendale”.