Salute

Ospedale Lamezia Mancuso aumenteremo i posti letto dagli attuali 182 a 224

OSPEDALE LAMEZIA: MANCUSO, MIGLIORATA LA QUALITA’ DEI RICOVERI. AUMENTEREMO I POSTI LETTO DAGLI ATTUALI 182 A 224
LAMEZIA TERME(CZ) 14 MARZO - - Dichiarazione del commissario straordinario dell’Asp dott. prof. Gerardo Mancuso sulla situazione dei posti letto e dei ricoveri nell’ospedale di Lamezia Terme.

“In Calabria, così come anche a Lamezia Terme, c’è un sovradimensionamento degli accessi in ospedale, questo perché, dato che non funziona la medicina territoriale, una buona parte delle [MORE]attività che dovrebbero essere gestite dal territorio vengono filtrate dagli ospedali. Questo fenomeno è sotto osservazione ormai da cinque, sei anni da parte del Ministero della Sanità, al punto che il Dicastero stesso ha imposto la riduzione dei ricoveri perché in molto casi si tratta di ricoveri impropri. C’è quindi un obbligo di legge che prevede la riduzione delle degenze in tutti gli ospedali, compreso quello di Lamezia.

Poi c’è un secondo fenomeno, che è quello dei ricoveri impropri del pronto soccorso che sono circa il 18% di tutti i ricoveri. In pratica il pronto soccorso, non avendo linee guida, non avendo un’adeguata organizzazione e soprattutto non avendo una struttura che possa gestire i pazienti che hanno una patologia che può risolversi nell’arco di poche ore o nell’arco delle 24 ore, sposta i pazienti nei reparti, che vengono quindi ricoverati e rimangono in degenza, occupando un posto letto, in genere per due giorni, impropriamente.
C’è poi un terzo fenomeno che riguarda i ricoveri impropri, che sono quelli che afferiscono in ospedale per problemi acuti, ma che escono dal nosocomio con una diagnosi che è impropria e molti di questi riguardano l’area chirurgica e l’area medica. In particolare, per l’area chirurgica sono i dolori addominali, per l’area medica sono i dolori precordiali o il diabete o l’ipertensione.

Tutte queste circostanze portano, sommandole, a numeri di ricoveri impropri molto elevati. Per questo il Ministero della Salute da cinque, sei anni ha imposto delle direttive per ridurre i ricoveri. Ricoveri che si riducono anche attraverso la riduzione dei posti letto, perché più posti letto abbiamo e più aumenta l’inappropriatezza dei ricoveri. Se in una struttura ci sono 100 posti letto da gestire, si avrà una appropriatezza di 10 su 100 ricoveri. Se invece nella struttura ci sono 150 ricoveri, l’inappropriatezza sale a 15. Per evitare tutto questo, si è deciso innanzitutto di rapportare i posti letto rispetto allo standard nazionale e poi di ridurre il numero di ricoveri.
Va sottolineato, inoltre, soprattutto a chi non è dell’ambiente sanitario, che il fenomeno della riduzione dei ricoveri non è un fenomeno che indica la qualità di una prestazione o la qualità di un ospedale, ma indica esattamente un fenomeno: che è quello della riduzione dei ricoveri in base al rapporto con le normative vigenti. Un fenomeno che riguarda tutti, sia l’area medica, che chirurgica e quella della emergenza-urgenza, quindi è assolutamente in sintonia con le direttive e soprattutto gli standard nazionali.

I dati apparsi ieri sono completamente difformi dai numeri ufficiali, io non so dove li abbia presi chi ha scritto l’articolo, perché non sono quelli corretti. I dati ufficiali sono quelli che abbiamo inviato al ministero della salute e sono i seguenti: nel 2008 i ricoveri sono stati 13.900, con un incasso di 28miloni di euro; nel 2009 sono stati 13.000, pari a 27miloni di euro; nel 2010 sono stati 12.300, per un totale di 26miloni di euro. Questi dati rivelano una contrazione dei ricoveri perché sono stati eliminati quelli inappropriati, mentre il dato DRG, un sistema che permette di classificare tutti i pazienti dimessi da un ospedale, fa registrare un aumento di qualità perché sono stati eliminati i ricoveri inappropriati. Infatti il peso medio del DRG è stato nel 2008: 085; nel 2009: 090; nel 2010: 094, confermando il miglioramento delle prestazioni.

Non capiamo i dati riportati nell’articolo di ieri a che cosa si riferiscono perché non coincidono ai dati ufficiali che abbiamo inviato al ministero. Comprendono probabilmente tutte le attività, anche le ambulatoriali. I dati ufficiali sono esattamente in sintonia con quanto stabilisce la legge e si riferiscono ai ricoveri e non alle attività ambulatoriali che sono altra cosa.

C’è stato un trend in negativo che è coinciso con la riduzione dei posti letto, infatti erano 215 nel 2008; 203 nel 2009 e 182 nel 2010. Ma si tratta, come abbiamo spiegato, di un trend assolutamente obbligatorio, perché abbiamo risolto i ricoveri impropri, cosa che è avvenuta già dal 2009, quindi prima ancora del commissariamento. A Lamezia dunque puntiamo a ricoveri di qualità.

Alla luce di tutto questo, è facile dedurre che chi vuole fare apparire questo fenomeno come qualcosa di negativo sbaglia, e anche in modo grossolano, dato che si tratta esattamente dell’opposto: e cioè di un dato positivo, visto che si riservano i ricoveri per i casi reali e non per inappropriatezze. Per esempio, l’unità operativa di Chirurgia vascolare è passata a zero ricoveri non perché non c’erano più ricoveri, ma perché è stata chiusa nel 2008 per effetto di un provvedimento di accorpamento di Chirurgia generale e Chirurgia vascolare che sono quindi diventate un unico reparto. i numeri riportati quindi nell’articolo sono numeri assolutamente normali.
Invece di andare sempre contro, a prescindere e per partito preso, bisognerebbe mettere in evidenza tutto quello che stiamo realizzando per la sanità lametina.

Stiamo infatti preparando un provvedimento di riparametrazione dei posti letto, in base allo standard di funzionamento, che porterà un aumento di 42 posti letto nell’ospedale di Lamezia Terme: dagli attuali 182 si passerà infatti a 224. È bene inoltre sottolineare che le statistiche che sono presenti in Azienda attestano che ci sono alcune unità operative che in questi ultimi anni hanno prodotto un’assistenza di qualità. Sicuramente la più performante in assoluto è l’unità operativa di Medicina Interna, che in questi anni ha raggiunto sotto il profilo del Drg un peso medio che è molto al di sopra del peso medio nazionale, l’unità operativa di Urologia e di Pneumologia. Reparti che rappresentano punti di qualità, e anche molto importanti, collocandosi tra le migliori unità operative della Calabria.

Chi pensa di utilizzare la sanità per speculare e trarre vantaggi personali ha sbagliato impostazione, ma ha sbagliato anche indirizzo, perché io non mi farò condizionare dalle speculazioni e continuerò l’azione di risanamento e riordino dell’Azienda. Stiamo cercando di mettere a posto una situazione causata da anni di cattiva gestione, sia per quanto riguarda l’assessorato sia per quanto riguarda la gestione dell’Asl. Sicuramente ci vorrà un po’ di tempo per realizzare tutto quello che abbiamo programmato, ma stiamo procedendo nella giusta direzione. Saranno gli utenti che si recano in ospedale a darcene conto, come già lo stanno facendo, incoraggiandoci a proseguire per questa strada. Le cose vanno realizzate, ma non certo speculando sulla salute della gente: questa è l’ultima cosa che si dovrebbe fare.