Cronaca

Ospedale di Nola, pazienti curati a terra. Lorenzin invia i Nas

NOLA, 9 GENNAIO – Questa mattina il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, ha inviato i carabinieri del Nas all’Ospedale Santa Maria della Pietà di Nola (Comune nel napoletano) per verificare la situazione nella struttura dopo che, nei giorni scorsi, tramite Facebook era diventata virale una foto-denuncia circa le condizioni di accoglienza e cura rivolte ai pazienti dell’Ospedale.

L’immagine mette in evidenza alcuni pazienti stesi sul pavimento, senza la possibilità di usufruire di posti-letto o barelle. “Ecco come vengono curati e dove messo i pazienti all'ospedale di Nola”, si legge nel post.

I Nas, dunque, dalle ore 10.00 sono operativi nel nosocomio al fine di controllare le reali condizioni di ricovero e la gravità della situazione.

Gioacchino Alfano, sottosegretario alla Difesa e coordinatore campano del Nuovo Centrodestra si è espresso sulla vicenda: “Ho sentito il ministro Lorenzin sul caso del Santa Maria della Pietà, il presidio sanitario di Nola. È una situazione intollerabile e scandalosa”. Aggiungendo poi: “chiedo al presidente De Luca di prendere provvedimenti seri anche perché in Campania ci sono tante strutture di eccellenza, così come tantissimi medici straordinari. È ingiusto che tutte queste nostre eccellenze poi vengono confuse con queste situazioni al limite del paradossale”.

Il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, non ha esitato ad annunciare l'avvio di un'indagine interna. In un comunicato ufficiale si dichiara che “in merito al caso denunciato da familiari di pazienti, relativo a gravi disagi riscontrati e alla carenza di barelle all'ospedale di Nola, il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha disposto l'apertura immediata di una indagine interna per una puntuale verifica dei fatti e per accertare tutte le responsabilità”.

A rispondere alle polemiche scatenate dopo la denuncia sui social network non potevano mancare i livelli apicali dell’Ospedale, tra cui il direttore sanitario Andrea De Stefano, il quale ha detto: “Abbiamo preferito curare le persone a terra piuttosto che non dare loro assistenza. In ospedale abbiamo 15 barelle, 10 delle quali al pronto soccorso, e sabato ne abbiamo “sequestrate” due alle autoambulanze per far fronte all’emergenza venutasi a creare”.[MORE]


Carlo Giontella


Immagine da giornalettismo.com