Salute
Ospedale della Murgia, i cattolici gravinesi :"Al nuovo nosocomio il nome di papa Benedetto XIII"
BARI, 20 DICEMBRE 2012- Dopo la proposta avanzata già nel 2009 dallo studioso e giornalista di Gravina in Puglia, Giuseppe Massari, di intitolare il nuovo ospedale della Murgia al nome e alla figura di papa Benedetto XIII, visto il suo diuturno ed instancabile impegno a favore degli ammalati, fino al punto da essere il promotore e il costruttore di strutture ospedaliere e sanitarie, ovunque aveva esercitato il suo ministero episcopale e papale, oggi si registra una presa di posizione che, allargando il fronte favorevole, va nella direzione dell’iniziale ed unico proponente.
E’ sceso in campo il Forum delle Associazioni cattoliche di Gravina, che, attraverso un proprio documento, adduce la seguente motivazione: “convinto che l'intitolazione al pontefice gravinese evidenzi quanto di più alto la Murgia barese abbia mai espresso: un pontefice, pastore della Chiesa universale, mirabile per fede e carità, come mostrano l'auspicata prossima beatificazione e l'instancabile attività al servizio dei bisogni umani, culminata nella costruzione di ospedali in tutti i luoghi in cui Papa Orsini fu chiamato a esercitare il suo ministero".
Inoltre, lo stesso cartello di aggregazioni di ispirazione cattolica, si impegna: " affinché anche altri soggetti presenti nella società, nel mondo del lavoro e delle professioni si pronuncino in merito, così da giungere, in ogni caso, ad una scelta condivisa e più rappresentativa possibile della storia e dell'identità del nostro territorio". Ora si aspetta che altri enti ed istituzioni, a cominciare dai Comuni di Gravina, in Puglia, Grumo Appula, Toritto, Poggiorsini, direttamente coinvolti su questa tematica, facciano la loro parte.
Esprimendo il loro parere, adottando, possibilmente, atti deliberativi consequenziali, recependo le istanze cittadine attraverso pareri favorevoli e possibilmente concordi ed unanimi dei Consigli comunali, in grado di far revocare, agli organismi regionali preposti, una precedente delibera regionale con la quale veniva assegnato, in maniera molto arbitraria, frettolosa e priva di ogni parere delle comunità afferenti il bacino di utenza ospedaliera dell’intero territorio, ad altro personaggio politico defunto, il nome e la intitolazione del nascente nosocomio.
Alla proposta di Massari si aggiunge un nuovo ed importante tassello, segno che la intuizione è stata recepita e colta in pieno ed è in grado di concretizzarsi, o, quanto meno di far scaturire un interessante dibattito, che nessuno mai aveva pensato di aprire, dando per scontato o per acquisito una volontà assunta nelle forme e nei modi peggiori; con la prevaricazione, con l’arbitrio, inculcando quasi una sorta di sudditanza psicologica, politica, campanilistica esercitata sulle altre realtà locali, le quali dovevano solo piegare la testa ad un diktat assurdo ed inconcepibile, visto che gli elementi necessari ed indispensabili di una democrazia sono il confronto delle idee, le dialettiche, le sintesi, le discussioni, anche animate, ma, alla fine, convergenti sull’unico e comune obiettivo che salva territorio, uomini, istituzioni, identità, storie, comunità ed appartenenze. [MORE]
Giuseppe Massari
(notizia segnalata da Giuseppe Massari)