Orvieto, Luca Seidita e le "amicizie pericolose"
Cronaca Umbria

Orvieto, Luca Seidita e le "amicizie pericolose"

mercoledì 1 dicembre, 2010

ORVIETO, 1 DIC. - Luca Seidita, il diacono morto suicida ieri a Orvieto, sarebbe stato escluso da alcuni seminari per problemi legati alle sue presunte "amicizie scomode". Lo ha dichiarata stamani il vescovo di Orvieto, mons. Giovanni Scanavino, escludendo l'ipotesi che il diacono fosse omosessuale. Nè un tale aspetto - ha aggiunto il vescovo - emerge dai documenti in possesso dei seminari che Seidita ha frequentato.[MORE] «Nel periodo trascorso a San Venanzo - ha spiegato il presule - il diacono aveva recuperato voglia nello studio e di fare». Il vescovo ha quindi nuovamente escluso di avere notato qualcosa di insolito nel comportamento del giovane nel periodo trascorso con lui. Il procuratore della Repubblica di Orvieto, Francesco Novarese, ha riferito che Seidita non ha mai avuto problemi con la giustizia.

IL DRAMMA | Per il giovane Luca Seidita la notizia che la sua ordinazione sacerdotale prevista per il 7 dicembre era stata rinviata per intervento della Santa Sede è stata «un dramma assoluto». Lo ha spiegato oggi il vescovo di Orvieto, mons. Giovanni Scanavino, sottolineando di avere tentato in tutti  imodi di rassicurare il giovane. Al diacono la notizia è stata notificata lunedì pomeriggio con un fax della Nunziatura. Ieri quindi insieme al vescovo - secondo quanto riferito da quest' ultimo - si è quindi recato alla congregazione dei vescovi ricevendo tuttavia un nuovo diniego.

«Cosa ho fatto? Ditemi che cosa ho fatto...», sono state le parole con le quali Seidita ha accolto amaramente la prima notizia della sospensione della sua nomina a sacerdote.

Mons. Scanavino ha parlato del diacono come di un «ragazzo gioviale, aperto ed estremamente sensibile». «Voleva fare il prete a tutti i costi - ha sottolineato il vescovo - perchè è l'ideale che aveva sempre perseguito». Seidita, che ha altri tre fratelli, solo due settimane fa aveva perso il padre, morto al termine di una lunga malattia. Stamani a Orvieto si è recata quindi la madre insieme ad alcuni familiari più stretti. Il feretro dovrebbe lasciare Orvieto per la Puglia domani dopo una breve cerimonia religiosa.


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