Cronaca
Oriana Fallaci, forse 'testamento falsato'
Firenze, 12 Luglio 2011- Paola Fallaci, sorella della nota giornalista, ha presentato un esposto in procura in cui sostiene che la firma apposta in calce al testamento non sarebbe di Oriana Fallaci. Per questo motivo, i PM hanno dato il via agli accertamenti. La suddetta notizia è stata comunicata all’erede universale della Fallaci, il nipote Edoardo Perazzi , adesso indagato per truffa. Quest'ultimo ha così commentato: “Contro di me accuse fantasiose e prive di fondamento. Il testamento è chiaro e ho fiducia nella magistratura.[MORE]
Gli accertamenti che sta conducendo la procura non potranno che far emergere ciò che è evidente. Quel testamento è stato firmato negli Stati Uniti, davanti a testimoni, avvocati e a una corte".
I dissapori fra Paola Fallaci ed il figlio Edoardo sono cominciati subito dopo la scomparsa della giornalista, il 15 settembre 2006. Oggetto del contendere, ovviamente, l’eredità lasciata dalla scrittrice che si stima valga tantissimo: Case (quella di campagna immersa nel verde a Grevi nel Chianti e l’appartamento nel centro di New York. L’appartamento fiorentino, invece è già stato venduto), volumi e soprattutto in termini di diritti d’autore.
Tuttavia, la destinazione di buona parte del partimonio libraio era già stato deciso dalla stessa giornalista. I libri più antichi e preziosi sono andati all’Università del Laterano. Un’altra parte è andata al Consiglio regionale della Toscana e dovrebbe costituire la base di un fondo intitolato a nome della scrittrice. Poi ci sono i lasciti alla Fondazione Rcs-Corriere della Sera.
Tutto il resto è andato, in base al testamento adesso contestato, al nipote Edoardo Perazzi che , a seguito della notizia dell’esposto, ha aggiunto: "So solo che mi è caduta in testa l'ennesima tegola. Quanto abbia rispettato le volontà di mia zia lo dimostra anche il mio operato. Per questo sono tranquillo".
Per il momento, si sa per certo che, dopo un’accurata perquisizione a casa del nipote, è scattata l’iscrizione nel registro degli indagati.
Visto il temperamento della Fallaci, è molto probabile che la pochezza di questa bega familiare, l’avrebbe infastidita, irritata e delusa. Forse avrebbe ribadito questo suo pensiero:
“Niente ferisce, avvelena, ammala, quanto la delusione.Perché la delusione è un dolore che deriva sempre da una speranza svanita, una sconfitta che nasce sempre da una fiducia tradita cioè dal voltafaccia di qualcuno o qualcosa in cui credevamo. E a subirla ti senti ingannato, beffato, umiliato. La vittima d'una ingiustizia che non t'aspettavi, d'un fallimento che non meritavi. Ti senti anche offeso, ridicolo, sicché a volte cerchi la vendetta. Scelta che può dare un po' di sollievo, ammettiamolo, ma che di rado s'accompagna alla gioia e che spesso costa più del perdono”.
Rosy Merola