Cultura e Spettacolo
Orange The World: Catanzaro si colora di arancione per dire no alla violenza sulle donne
CATANZARO, 25 NOVEMBRE - Anche la città di Catanzaro ha aderito alla Campagna Internazionale ORANGE THE WORLD promossa dal Women's Leadership Institute dal 1991. Il capoluogo di arancione, sino al 10 dicembre, sarà colorato di arancione per dire no alla violenza contro le donne.
Il Soroptimist International sostiene la Campagna utilizzando il motto #ORANGETHEWORLDECIDOIO , con l’intento di coinvolgere le Istituzioni, il settore privato, la società civile.
Ieri si è tenuta la cerimonia inaugurale con l'illuminazione in simultanea di arancione del Cavatore, di Palazzo De Nobili, dell'edificio della Camera di Commercio e della Banca d'Italia e della fontana del Teatro Politeama.
Presenti tutti i presidenti o delegati delle associazioni e club service del territorio che hanno promosso il progetto: Soroptimist Catanzaro, Lions Catanzaro Host, Lions Catanzaro Mediterraneo, Lions Catanzaro Temesa, Lions Rupe Ventosa, Lions Catanzaro Mediterraneo, Rotary Club Catanzaro, Rotary Catanzaro Tre Colli, Ammi Catanzaro, Confcommercio, Giovani Imprenditori di Confcommercio, Confesercenti, Cicas, Giovani Dottori Commercialisti, Cisal, Commercianti Catanzaro 3V.
Sono intervenuti anche i rappresentanti del Comune, della Camera di Commercio, della Banca d'Italia, della Commissione Pari Opportunità del Comune e della Provincia che hanno sposato l'iniziativa.
Sino al 10 dicembre, i titolari di attività commerciali, aderenti all'iniziativa, esporranno la locandina e ad apporranno il bollino di adesione ad #ORANGETHEWORLDECIDOIO sugli articoli venduti. In particolare, le attività di ristorazione (ristoranti, pizzerie, bar e paninoteche) proporranno uno stuzzicante "piatto arancione" - a base di zucca, carote, arance, curcuma, ad esempio... - o un menù contrassegnato dal bollino arancione. Una parte dei proventi dervianti da queste attività verrà devoluta per costituire una borsa di formazione professionale per una donna vittima di violenza o in situazione di fragilità, oltre che per altre attività di educazione al rispetto di genere.