Emergenza Coronavirus. Opposizioni dal Premier Conte a Palazzo Chigi. Ecco il dettaglio
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Emergenza Coronavirus. Opposizioni dal Premier Conte a Palazzo Chigi. Ecco il dettaglio

lunedì 23 marzo, 2020

Opposizioni da Conte a Palazzo Chigi, "serve cabina regia". Salvini sente Mattarella, interlocuzione. Meloni, Camere sono snodo
ROMA, 23 MAR - Parte faticosamente, in un clima ancora segnato da accuse e distinguo, il dialogo bipartisan per affrontare l'emergenza coronavirus. Mentre i numeri delle vittime, in leggerissimo calo, lasciano qualche timido spazio alla speranza, i leader dell'opposizione varcano il portone di Palazzo Chigi per un confronto con il governo sui tanti nodi ancora aperti, da quello della gestione della sanita', ai provvedimenti economici. In particolare, il segretario della Lega chiede apertamente una "cabina di regia" comune.

"In un paese normale - osserva l'ex ministro dell'Interno - tutti sarebbero coinvolti in questo momento intorno al tavolo della cabina di regia e tutti porterebbero le loro sensibilità, le richieste che arrivano dai loro territori, dai sindaci e dai governatori". Anche il Presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, in un collegamento radiofonico, esorta l'esecutivo ad ascoltare le proposte dell'opposizione. "Sinora Conte ha fatto tutto da solo.

Ma non possiamo salvarci dal virus e poi morire di fame. Le conseguenze economiche potrebbero essere drammatiche - avverte l'ex premier - se non si aumentano gli aiuti, sinora insufficienti". Alla riunione con il premier Giuseppe Conte, oltre a Salvini, che stamane ha parlato con il capo dello Stato, Sergio Mattarella (che si è impegnato -spiega il leader leghista - per una interlocuzione tra tutte le parti),la Presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni (la prima ad aver chiesto che le camere stessero aperte a oltranza) e il vicepresidente di Forza Italia, Antonio Tajani. Quest'ultimo attento a sottolineare lo spirito "costruttivo" con cui il centrodestra affronta questo appuntamento. Presente anche il leader di Noi con l'Italia,

Maurizio Lupi.Ore febbrili di confronto sulle eventuali modifiche al dl 'cura Italia' da apportare in Parlamento anche all'interno della maggioranza. Il ministro per i Rapporti con il Parlamento Federico D'Incà, poco prima del vertice con le opposizioni a Palazzo Chigi, ha convocato una riunione con i capigruppo di maggioranza e i sottosegretari all'Economia. Prima di vedere Conte, Meloni chiarisce i temi al centro del confronto, attaccando il governo sul fronte della gestione dell'emergenza sanitaria e delle misure a favore delle imprese e delle famiglie colpite dalla crisi economica conseguente al contagio.

La leader di FdI definisce "incredibile" che ancora oggi "non ci siano abbastanza mascherine, non si facciano abbastanza tamponi, i medici che sono la prima fila continuino ad essere contagiati". "Su questo - ammonisce - intendiamo chiedere conto al Governo". Poi, attacca sugli aiuti economici. "Serviranno moltissimi soldi da immettere nel sistema per mettere in sicurezza le nostre imprese e i nostri lavoratori, per dare certezze alle famiglie italiane. Siamo disponibili ma chiediamo di essere coinvolti".
Quindi, rilancia la richiesta che il Parlamento non sia "un Palazzo chiuso e sbarrato agli occhi dei suoi cittadini", ma divenga "un'Unità di Crisi nella quale poter lavorare quotidianamente". Toni diversi quelli di Antonio Tajani, vicepresidente azzurro: "Non vogliamo fare polemiche - assicura su Facebook - la nostra azione vuole essere costruttiva con l'obiettivo di far migliorare l'azione del governo". E avanza a Conte proposte concrete a difesa delle partite Iva: per l'ex presidente del Parlamento europeo e' necessario passare dagli attuali 600 euro a mille. Piu' soldi anche agli operatori sanitari, a cui, propone Tajani, andrebbe raddoppiato lo stipendio.


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