Cronaca

Operazione sinergica tra Gdf eCfs: Sequestrati a Crotone capannoni con eternit

CROTONE, 26 GIUGNO 2014 - E' stata portata a termine l' operazione di servizio in materia di tutela dell'ambiente, da parte della Guardia di Finanza di Crotone, insieme al comando provinciale del corpo forestale. Il tutto si è concluso con il sequestro di due capannoni, oltre ad un'area di complessivi 2500 metri quadrati di cui risulta essere proprietaria un'azienda agricola di Crotone. L'operazione di controllo è stata effettuata in seguito ad una segnalazione della sezione aerea della Guardia di Finanza di Lamezia Terme. Questa aveva indivituato, nell'ambito delle proprie attività istituzionali, attraverso l'osservazione aerea, un sito posto alla periferia sud della città. In questa zona erano visibili capannoni in apparente stato di abbandono, con copertura in eternit  in più punti non integra.

In tale area, anche il corpo forestale, con autonoma attivazione, aveva avviato analoghi approfondimenti. Si è, dunque, provveduto in sinergia operativa  con la Guardia di Finanza al controllo celere di tale zona. Durante l'intervento gli agenti hanno accertato la presenza di condizioni di pericolo determinate dalla copertura in eternit di due capannoni. Questi venivano utilizzati per lavori agricoli. Sono stati, inoltre, rinvenuti materiale di risulta e diversi rifiuti abbandonati all'interno degli stabili che hanno immediatamente fatto pensare ad uno smaltimento ed una raccolta non regolare rispetto alle prescrizioni della normativa vigente in materia di rifiuti.

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In seguito a tale controllo, la Guardia di Finanza ha provveduto, nell'immediato, al sequestro dei capannoni e del materiale in esso contenuto. Durante le verifiche si è potuto, inoltre, osservare la presenza di buche, scavate negli spazi adiacenti agli immobili. In esse è stato ritrovato del materiale interrato (pezzi di cemento armato, calcinacci, blocchetti in cemento, oggetti di plastica, pezzi di Lastre di fibrocemento e parti di capannone derivati dalla demolizione). Anche la carcassa di un'autovettura completamente interrata, è stata scoperta in una buca che riportava i segni evidenti della recente combustione di materiale plastico. Ora saranno due le persone, socio ed amministratore della società titolare del terreno, a dover ripsondere all'autorità giudiziaria. Questri sono, infatti, ritenuti responsabili dei reati di attività di gestione di rifiuti non autorizzata e di omessa bonifica.

(Fonte Agi)

Elisa Signoretti