Cronaca
Operazione Opuntia: 8 fermati per mafia nell'Agrigentino
AGRIGENTO - Duro colpo alla mafia del Belice che si era riorganizzata a seguito dei precedenti blitz della giustizia. 8 persone sono state fermate dai Carabinieri su disposizione della Direzione Distrettuale Antimafia con l'accusa di partecipazione ad associazione a delinquere di tipo mafioso. Tra gli arrestati figurano il capo della cosca locale e un medico di base, entrambi di Menfi.
[MORE] L'operazione, denominata "Opuntia", è frutto di complessa attività investigativa sviluppata negli ultimi due anni dai carabinieri della Compagnia di Sciacca, coordinati dal Comando Provinciale di Agrigento, sulle attività criminali del mandamento del Belice.
Le indagini - coordinate dal procuratore di Palermo Francesco Lo Voi, dall'aggiunto Maurizio Scalia e dai sostituti Alessia Sinatra e Claudio Camilleri - sono state avviate nel maggio del 2014.
Attraverso l'operazione, gli inquirenti hanno disvelato gli affari del mandamento del Belice ed, in particolare, della cosca di Menfi, nonchè i contatti intrattenuti dai suoi principali esponenti con il boss Leo Sutera, detto "il Professore", ritenuto il capo della provincia di Agrigento nel periodo 2010-2012, e con Pietro Campo, esponente di vertice di Santa Margherita Belice.
"Il livello dei personaggi interessati e le modalita' di svolgimento degli incontri - spiegano gli inquirenti - hanno fatto comprendere come le relazioni fossero funzionali alla ricostruzione ed alla ricomposizione del segmento associativo che fa riferimento all'area geografica di Sciacca e Menfi già colpito con precedenti operazioni".
Le riunioni e gli incontri avevano luogo all'interno di auto, appartamenti di proprietà degli affiliati e in casolari di campagna ed erano caratterizzati da rigidi protocolli di sicurezza tesi ad eludere eventuali attività di controllo investigativo.
Il medico di base fermato, invece, metteva a disposizione il proprio studio professionale per lo svolgimento di incontri riservati tra i componenti del gruppo, consentendo la veicolazione di messaggi e indicazioni tra i componenti del gruppo ed altri esponenti dei clan dei territori limitrofi.
Daniele Basili
(fonte immagine: videoandria.com)