Cronaca
Operazione “Last banner”: daspo decennale per 38 ultras Juventus
TORINO, 27 SETTEMBRE – Il Questore di Torino, Giuseppe De Matteis, ha emesso 38 provvedimenti di daspo nei confronti di esponenti di spicco di vari gruppi ultras juventini, coinvolti a vario titolo nell’inchiesta “Last banner” condotta dalla Polizia di Stato del Capoluogo piemontese.
I leaders delle gradinate dello Juventus Stadium avrebbero sostanzialmente messo in piedi una capillare strategia criminale per ricattare la società bianconera al fine di ottenere centinaia di biglietti per accedere allo stadio grazie anche alla compiacenza di alcuni titolari di agenzie e negozi abilitati alla vendita dei tagliandi. L’indagine è in corso ormai da un anno ed è partita da una denuncia degli stessi dirigenti bianconeri, i quali hanno ammesso di aver riconosciuto per anni una posizione di privilegio ai capi ultras provenienti da tutta Italia, ma avrebbero alla fine deciso di non sottostare ai ricatti.
Collaborano alle indagini anche la Digos ed il gruppo “criminalità organizzata” della Procura, che avrebbe scoperto un coinvolgimento nei fatti di tutti i principali gruppi del tifo organizzato bianconero: “Drughi”, “Tradizione – antichi valori”, “Viking”, “Nucleo 1985” e “Quelli di via Filadelfia”. Oltre ai leader delle varie sigle, risultano coinvolti altri 40 soggetti, iscritti nel registro degli indagati per i medesimi fatti che potrebbero essere contestati ai capi ultras: si tratta dei referenti dei gruppi citati nelle varie città italiane da cui provengono parecchi tifosi juventini, i quali avrebbero a loro volta costituito il gruppo “Nab” (Nucleo armato bianconero). Le ipotesi d’accusa nei confronti degli indagati sono di associazione a delinquere, estorsione aggravata, autoriciclaggio e violenza privata. L’inchiesta ha già condotto all’emissione di 12 misure cautelari di vario genere da parte del gip del Tribunale di Torino.
Più in particolare, i capi ultras juventini che avrebbero organizzato e diretto il sistema estorsivo (e per questo finiti in manette in via cautelare) sono Geraldo Mocciola, Salvatore Cava, Domenico Scarano, Umberto Toia, Luca Pavarino, Sergio Genre. Per Fabio Trinchero, Giuseppe Franzo, Christian Fasoli e Roberto Drago sono stati invece disposti gli arresti domiciliari. Infine, destinatari di una misura cautelare di obbligo di dimora sono Massimo Toia e Massimo Corrado Vitale.
Al fine di azzerare definitivamente i vertici del tifo organizzato juventino, la Questura ha oggi deciso anche di disporre per la prima volta dei provvedimenti di daspo decennale (a fronte di una durata massima generalmente quinquennale di questa misura): in tal modo, agli ultras coinvolti nell’inchiesta e ritenuti pericolosi per il regolare svolgimento delle manifestazioni sportive sarà vietato accedere agli impianti calcistici bianconeri, in particolare in occasione di ogni gara disputata dalla squadra attualmente allenata da Maurizio Sarri.
Francesco Gagliardi
Fonte immagine: nuovasocieta.it