Operazione della GDF: Fermati 13 sospetti per immigrazione clandestina
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CROTONE – La Guardia di Finanza, in collaborazione con il Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata (SCICO), ha eseguito un'importante operazione contro l'immigrazione clandestina, portando all'arresto di 13 persone. Le ordinanze di custodia cautelare, emesse dalla Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) di Catanzaro, sono state eseguite nelle province di Bologna, Brescia, Crotone, Roma, Imperia, Milano e Vibo Valentia.
Operazione a livello nazionale
I militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Crotone, in stretta collaborazione con i reparti del corpo e il coordinamento della DDA, hanno smantellato un'organizzazione criminale transnazionale dedita al favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e al riciclaggio di denaro proveniente da attività illecite. Questa operazione ha avuto risonanza a livello nazionale, coinvolgendo diverse province italiane.
Le accuse
Gli arrestati sono sospettati di appartenere a una struttura organizzata in cellule presenti sia in Italia che all'estero, con ruoli differenti ma con lo stesso obiettivo: favorire l'arrivo dei migranti nel nostro Paese sfruttando la rotta del Mediterraneo orientale e facilitare il loro trasferimento verso la Francia e altri Paesi del Nord Europa.
Le modalità operative
L'organizzazione criminale sfruttava la rotta marittima attraverso il Mediterraneo per far arrivare i migranti illegalmente in Italia. Una volta giunti, il loro obiettivo era quello di farli espatriare verso altri Paesi europei, tra cui la Francia e nazioni del Nord Europa, attraverso una rete ben articolata. L'operazione ha rivelato anche il coinvolgimento in attività di riciclaggio del denaro sporco, provento del traffico di esseri umani.
Conclusioni
L'operazione della Guardia di Finanza rappresenta un duro colpo contro l'immigrazione clandestina e il riciclaggio di denaro. Il fenomeno continua a essere monitorato attentamente dalle autorità italiane, con l'obiettivo di contrastare reti criminali che sfruttano le rotte del Mediterraneo per profitti illeciti.