Operazione "Cremino", decapitata organizzazione criminale nell'Alto Tirreno Cosentino. Gli arresti
Cronaca Calabria

Operazione "Cremino", decapitata organizzazione criminale nell'Alto Tirreno Cosentino. Gli arresti

venerdì 24 settembre, 2010

COSENZA - E’ scattata alle prime luci dell’alba una maxi operazione antidroga contro un “cartello” operante nella zona dell’alto Tirreno Cosentino. I Carabinieri del Comando Provinciale di Cosenza hanno notificato 15 misure cautelari, di cui 11 ordinanze di custodia cautelare (7 in carcere e 4 agli arresti domiciliari) e 4 obblighi di dimora. [MORE]

I provvedimenti, emessi dal GIP del Tribunale di Paola, Salvatore Carpino, sono il risultato di un’incessante attività di indagine che, attraverso pedinamenti e intercettazioni ambientali, ha portato alla luce un quadro intricato di crimini legati al traffico di stupefacenti.

L’organizzazione criminale comprende tutte le figure sociali maggiormente colpite dalla crisi economica del nostro paese. Studenti e disoccupati, ma anche commercianti e piccoli imprenditori che volevano, attraverso il traffico di droga, arrotondare i loro introiti.

Figura chiave dell’organizzazione è Santo Nigro, figlio del pregiudicato Pino, coinvolto nella maxi operazione antiusura Cartesio, dell’agosto del 2009.

L’INDAGINE - Milano, Napoli e Cosenza erano gli stock principali dell’organizzazione dai quali partivano settimanalmente partite di hashish e cocaina pronte ad essere distribuiti nel mercato.
L’indagine Cremino, filone successivo all'operazione Cartesio, prende il nome dallo slang con cui spacciatori e consumatori hanno battezzato un particolare stupefacente di nuova generazione, una sostanza di una forma inconsueta, cremosa, con un effetto psicotico superiore al normale. La crema di hashish è generalmente per scopi meditativi anche dai sadhu indiani, da molti monaci buddhisti in Nepal e, in generale, nella zona himalayana.

LA LISTA DEGLI ARRESTI

Sono 14 su 15 le ordinanze messe a segno all’alba dai Carabinieri, che hanno operato a Cosenza, Belvedere Marittimo, Diamante, Cetraro, Dipignano e Villapiana, e anche nel casa circondariale di Civitavecchia (Roma), per bloccare un fiorente commercio di droghe leggere. Con l’operazione di oggi, in carcere sono finiti Santo Nigro, 26 anni, Carmelo Pagano, 30 anni, Giuseppe Candente, 33 anni, Giuseppe Mandaliti, 28 anni, Giovanni Aita, 29 anni, (questi ultimi due già detenuti rispettivamente a Civitavecchia e a Paola), Alfredo Loiero, 47 anni, e Massimo Iozzi, 37 anni. Ai domiciliari sono andati Francesco De Stefano, 31 anni, Gino Pagano, 27 anni, Francesco Bisignano, 24 anni, e Pierluigi Leonetti, 24 anni. Obbligo di dimora imposto infine a Michele Perri, 25 anni, Rossella Sandonato, 27 anni, fidanzata di Santo Nigro, Roberto Sandonato, 21 anni, e Angelo Verta, 23 anni.

M.R.


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