Cronaca
Operazione contro la prostituzione in corso sul territorio di Cassano all’Ionio
CASSANO 15 GIU. - È in corso una operazione congiunta tra il personale della Polizia Locale di Cassano e quello del Commissariato di Polizia di Castrovillari per debellare il fenomeno delle attività delle meretrici sulla Statale 106.
Altri dettagli saranno resi noti alla fine delle attività attualmente in corso.
Il sindaco Giovanni Papasso ha voluto commentare come “Polizia Locale e Polizia di Stato agiscano insieme contro la mafia della prostituzione soprattutto in vista della stagione estiva”.
In aggiornamento
Comune di Cassano All'Ionio - Conclusa l’operazione contro la prostituzione e la mafia della prostituzione sul territorio. Quattro i provvedimenti emessi dalle autorità per altrettante donne alle quali è stato notificato l’allontanamento dal comune e il relativo divieto di farvi ritorno per i prossimi 3 anni.
Si è conclusa l’operazione congiunta tra il personale della Polizia Locale di Cassano – guidato dalla comandante Anna Maria Aiello – e quello del Commissariato di Polizia di Castrovillari – diretto dal vicequestore Giovanni Arcidiacono – per debellare il fenomeno della prostituzione sulla Statale 106 in quelle aree ricadenti in agro del comune jonico.
Il lavoro di oggi trae origine nel lontano 2019 quando, dopo l’elezione, il sindaco Giovanni Papasso e la sua amministrazione comunale, decisero di emanare una apposita ordinanza per combattere la prostituzione e la presenza delle meretrici sul territorio comunale. La lotta contro il commercio di esseri umani a fini sessuali è da sempre una priorità l’amministrazione comunale cassanese, soprattutto in vista della stagione estiva, quando la presenza turistica aumenta e quando è più necessario del solito controllare e difendere il decoro urbano.
Dopo ripetuti controlli e le relative misure applicate nel corso degli altri anni, stamane è scattata la mano pesante delle autorità per tramite della nuova operazione condotta in sinergia dalla Polizia Locale e dalla Polizia di Stato che ha mirato a debellare la mafia della prostituzione che opera sul territorio, proteggendo allo stesso tempo le potenziali vittime coinvolte in questa forma di sfruttamento.
Quattro le persone identificate: per loro è scattato l’allontanamento dal comune e il relativo divieto di farvi ritorno per i prossimi 3 anni oltre all’obbligo di presentarsi alla loro ambasciata entro il prossimo 19 giugno.
«L’operazione – ha commentato il sindaco Giovanni Papasso – è partita in mattinata e sono state controllate una serie di persone accusate di svolgere l’attività di meretrice. In sinergia, Polizia Locale e Polizia di Stato hanno agito contro la mafia della prostituzione soprattutto in vista della stagione estiva. Soggetti che volevano usare i territori e i villaggi turistici per adescare clienti deturpando l’immagine del Comune e delle stesse località turistiche e balneari. Abbiamo scongiurato questo piano diabolico della mafia della prostituzione – ha detto ancora in chiusura il primo cittadino – e ringrazio la comandante Aiello e le sue collaboratrici per il lavoro fatto e la delicatezza osservata nei confronti di queste donne che più che colpevoli sono delle vittime dei loro aguzzini che speriamo vengano assicurati alla giustizia.
Mi complimento con il vicequestore Arcidiacono per aver dato ascolto alle nostre segnalazioni e aver organizzato l’intervento congiunto nel giro di poco tempo. Un ringraziamento, infine, va anche al questore di Cosenza Michele Spina che ha autorizzato l’intervento e firmato i relativi provvedimenti. Oggi è arrivato un chiaro segnale: Comune e forze dell’ordine vanno nella stessa direzione».