Cronaca

"Operazione Bufala", allevamenti di bufale inesistenti per ottenere contributi

ENNA, 10 NOVEMBRE 2011 - “Operazione bufala”, certo non si sarebbe potuto scegliere un nome più appropriato per l’operazione che ha consentito di scoprire un'organizzazione che avrebbe intercettato finanziamenti pubblici, regionali e comunitari, finalizzati ad allevamenti di bufale ed equini inesistenti.[MORE]

Le indagini, dirette dal sostituto procuratore della Repubblica a Catania Vincenzo Serpotta e coordinate dai sostituti procuratori Lucio Setola e Giuseppe Sturiale, hanno portato all’arresto di nove persone, Vittorio Grasso, sessantenne ritenuto dagli investigatori la mente della truffa; il figlio Giuseppe, di 30; Salvatore Zuccarello, di 52, ex direttore della filiale di corso Sicilia, a Catania, del Banco di Lodi; Enna Gaetano Costanzo, 66 anni, direttore pro tempore dell'Ispettorato Provinciale Agricoltura e due funzionari dello stesso ufficio, Michele Messina, di 52 anni, e Celso Pietro Di Salvo, di 55; l'ex vicesindaco e attuale consigliere comunale a Catenanuova (Enna) Prospero Lentini, di 44; Alberto Barbera, di 43 anni, e Antonino Moschitto, di 45, rispettivamente amministratore e perito agronomo di uno dei maggiori studi di consulenza del settore in Sicilia (Spata srl), e un geometra di 44 anni, Prospero Lentini; a Lentini, Messina, Barbera, Di Salvo e Giuseppe Grasso sono stati concessi gli arresti domiciliari.

I componenti dell'organizzazione avrebbero falsamente costituito delle imprese volte esclusivamente a beneficiare di contributi pubblici destinati allo sviluppo del territorio, e avrebbero proseguito nell’attività irregolare anche dopo aver appreso dell’indagine nei loro confronti.Durante una conferenza stampa a Catania, gli investigatori hanno parlato di una "organizzazione complessa che aveva pervaso tutti i gangli necessari affinché la catena, dalla progettazione alla richiesta, percezione e reimpiego del contributo avesse gli uomini chiave ai posti giusti".

La Guardia di Finanza prosegue nelle indagini per stabilire l’eventuale ruolo di veterinari ed impiegati dell’Ispettorato provinciale dell’Agricoltura.

Questa mattina nel carcere di Enna, Vittorio Grasso, difeso dall’avvocato Caterina Galati Rando è stato interrogato dal Gip di Enna Luisa Maria Bruno; previsti anche gli interrogatori di Giuseppe Grasso, figlio di Vittorio, difeso dall’avvocato Giuseppe Di Naro, e dell’ex vicesindaco di Catenanuova Prospero Lentini, difeso dall’avvocato Nino Grippaldi.

Sara Marci