Cerca

Operazione "Alba di Scilla 2", arrestati 'ndranghetisti-sindacalisti sulla Salerno-Reggio Calabria

Andrea Intonti
Condividi:
Operazione "Alba di Scilla 2", arrestati 'ndranghetisti-sindacalisti sulla Salerno-Reggio Calabria
Notizia in evidenza
Occhio alla notizia
Tempo di lettura: ~3 min

Rimani sempre aggiornato!

Unisciti al nostro canale Telegram per ricevere notizie in tempo reale, esclusive ed aggiornamenti direttamente sul tuo smartphone.

REGGIO CALABRIA, 21 LUGLIO 2012 – Che le 'ndrine, in partnership con la camorra, abbiano da tempo messo le mani sulla Salerno-Reggio Calabria è ormai un fatto che dalla cronaca è passato direttamente alla storia. Si sa, ad esempio, che «nel tratto Falerna-Pizzo spadroneggiano gli Iannarazzo, mentre da Pizzo a Serre i Mancuso» o che «dall'uscita Serre a Rosarno i Pesce, sche si danno la staffetta fino a Palmi con i Piromalli», come scrive Andrea Amato ne “L'impero della cocaina”.
Quello che – forse – ancora non si sapeva, è che le 'ndrine sono riuscite a mettere le mani anche sul sindacato.

È quanto emerge dall'ultima parte dell'inchiesta “Alba di Scilla” della Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria, che a fine maggio aveva portato all'arresto di dodici presunti affiliati alla 'ndrina dei Nasone-Gaietti ed al quale si è aggiunto un nuovo capitolo nei giorni scorsi, con l'arresto di sei persone. Tre di queste, però, avevano un “doppio impiego”: da un lato affiliati alla 'ndrangheta, dall'altra sindacalisti molto attivi sul territorio e che facevano l'interesse delle 'ndrine più che quello dei lavoratori, sfruttando questo doppio ruolo sia nell'ambito delle assunzioni pilotate di parenti e amici sia per il pagamento del pizzo per le ditte che lavorano sulla A3 (il “costo sicurezza”, che sull'autostrada è stato fissato nel 3% dell'importo dei lavori di ciascuna impresa).[MORE]

I tre arrestati con il doppio impiego sono Francesco Spanò, rappresentante sindacale della Federazione Italiana Costruzioni e Affini della Cisl; Giuseppe Piccolo, responsabile della sicurezza sui cantieri e Francesco Alampi, caposquadra. Estorsione e furto con l'aggravante di aver favorito la 'ndrangheta – nella fattispecie il gruppo riferibile a Francesco Nasone – i reati loro contestati. Tutti e tre erano dipendenti della “Santa Trada”, vincitrice dell'appalto per il tratto tra Monacena e punta Paci poi subappaltato alla “Ediltecnica s.r.l.”. I tre, stando a quanto emerso dalle indagini, estorcevano denaro alla ditta appaltante anche attraverso furti e danneggiamenti perpetrati durante il fine settimana, quando il cantiere era vuoto.
Denunciare il tutto, naturalmente, era fortemente sconsigliato.

Stando a quanto ricostruito dalle indagini – affidate al procuratore aggiunto Michele Prestipino ed ai pubblici ministeri Alessandra Cerreti e Rosario Ferracane – i tre avrebbero chiesto al capocantiere della Ediltecnica – la cui quota di “messa in sicurezza” era fissata in 600 euro mensili, da aggiungere al canone di locazione per gli appartamenti usati dagli operai – se avesse messo in regola la società al fine di poter continuare i lavori. «Mi giunsero delle strane richieste tramite un operaio neo-assunto. Mi fece sapere che avrei dovuto versare 600 euro di tangente attraverso il pagamento dell'affitto presso la struttura dove alloggiamo», ha raccontato il capocantiere.

Va sottolineato, comunque, che gli arresti – e l'operazione investigativa che ne è alla base – non sarebbero stati effettuati senza la collaborazione degli imprenditori, che hanno permesso di dare il via al tutto. «Ci aspettiamo» - aveva detto Prestipino dopo i dodici arresti di maggio - «che tutti gli imprenditori facciano la loro parte». Grazie alla loro collaborazione, ha evidenziato il procuratore «è possibile infliggere colpi durissimi al fenomeno delle tangenti, che arricchisce i clan e mette in ginocchio l'economia».


(foto: narcomafie.it)
Andrea Intonti [http://senorbabylon.blogspot.it/

Rimani sempre aggiornato!

Unisciti al nostro canale Telegram per ricevere notizie in tempo reale, esclusive ed aggiornamenti direttamente sul tuo smartphone.

Scritto da Andrea Intonti

Giornalista di InfoOggi

Leggi altri articoli

Rimani sempre aggiornato!

Unisciti al nostro canale Telegram per ricevere notizie in tempo reale, esclusive ed aggiornamenti direttamente sul tuo smartphone.