Estero

Onu, Palestina stato osservatore: l'Europa si divide. L'Italia si astiene

NEW YORK, 28 NOVEMBRE 2012 - La Palestina spacca l’Unione Europea. Regna il dissenso in casa Ue sulla richiesta del presidente dell'Anp, Mahmoud Abbas, che presenterà domani al Palazzo di Vetro dell'Onu a New York la domanda per di elevare lo status della Palestina a Stato osservatore non membro. Al momento sarebbero circa 15 gli Stati europei che sosterrebbero la richiesta di Mahmoud Abbas, tra cui Francia, Svizzera, Spagna, Malta, Cipro, Portogallo, Irlanda, Norvegia e Danimarca.

«Crediamo che sia la soluzione più adeguata per avvicinarci alla pace», è la dichiarazione del ministro degli Esteri spagnolo, José Manuel García-Margallo riportata da Il Giornale. Su Ansa, invece, il ministro degli Esteri francese, Laurent Fabius, ha ricordato la «posizione costante» del suo paese in favore del riconoscimento di uno stato palestinese. Sempre Ansa riferisce il pensiero del ministro degli Esteri svizzero, Didier Burkhalter, per il quale il nuovo status della Palestina «consentirà di dare un nuovo impulso alla proposta di soluzione a due Stati in vista dei negoziati di pace israelo-palestinesi».[MORE]

Chi, invece, si è opposto alla richiesta di Mahmoud Abbas è un peso massimo europeo come la Germania. Il portavoce del governo tedesco, Steffen Seibert, ha dichiarato che lo stato tedesco non intende approvare la richiesta palestinese: «Stiamo esaminando la situazione e vogliamo trovare il massimo accordo possibile con i nostri partner europei, ma è certo che la Germania non voterà a favore» sono le parole di Seibert riportate dal Giornale.

Complicata la posizione della Gran Bretagna: il ministro degli Esteri britannico William Hague ha confermato che il suo paese si asterrà, mentre alla Bbc ha parlato di un'apertura vincolata a tre condizioni: l'astensione dalla richiesta di entrare nella Corte Penale di Giustizia e nella Corte Internazionale di Giustizia, una ripresa immediata e senza condizioni dei negoziati di pace e che la risoluzione dell'Assemblea Generale non chieda al Consiglio di Sicurezza di seguirne le mosse.

E l’Italia cosa fa? Poco o nulla, visto che Roma molto probabilmente deciderà di astenersi.
Affinché la richiesta della Palestina sia approvata è necessaria la maggioranza assoluta in Assemblea Generale, così da ottenere il posto fino ad oggi occupato dall'Olp.

Foto: esteri.it

Giovanni Gaeta