Politica

On.Tallini: "Dietro Scalzo la nomenklatura della giunta olivo"

“Dietro scalzo la nomenklatura della giunta Olivo” “se vuole dare un contributo alla moralizzazione della politica prenda le distanze dall’affare Parco Romani denunciandone le irregolarità e gli aspetti oscuri”

Catanzaro 20 marzo 2012 - La presa di posizione dell’ex assessore Nicola Ventura a difesa del candidato sindaco del centrosinistra conferma un dato inoppugnabile: dietro a Scalzo c’è tutta per intera la nomenklatura del sindaco Olivo, la stessa nomenklatura che ha portato la città allo stremo e che oggi vorrebbe riciclarsi.


Ci saremmo aspettati da Ventura, che è un politico d’esperienza, una riflessione più pacata sulla questione che ho voluto sollevare, magari un invito ad abbassare i toni e concentrarsi sui problemi della gente, come sta facendo Sergio Abramo.[MORE]


Parlando dell’imbarazzo di Scalzo, che avrebbe dovuto essere sponsorizzato dal chiacchierato sindaco di Bari Michele Emiliano, ho semplicemente dimostrato l’esistenza di una doppia morale nel PD e nella sinistra: quando le inchieste giudiziarie riguardano loro esponenti ( sarebbe lunga la lista delle inchieste giudiziarie e degli arresti che hanno travolto il centrosinistra alla Regione durante gli anni di Loiero) si ergono a paladini del garantismo; se invece sono gli avversari ad essere anche sfiorati, allora si passa alle sentenze anticipate.


Quando noi abbiamo ripreso il caso del boss al Politeama, sollevato da uno scrittore di sinistra come Saviano, non abbiamo mai voluto dire che Olivo, Argirò, Lodari, Talarico che sedevano accanto al camorrista, sapevano chi fosse il loro ospite. Abbiamo semmai rilevato gli aspetti inquietanti della sponsorizzazione data a scatola chiusa dal Comune ad una trasmissione rivelatasi poi deleteria per l’immagine della città. Il PD doveva associarsi alla nostra denuncia e invece ha preferito fare quadrato attorno ad Olivo, senza nemmeno condannare l’episodio.


Chi punta tutte le sue scarse chances di vittoria sullo scandalismo è proprio Scalzo che riempie i siti con l’invocazione di inchieste giudiziarie contro il centrodestra, quando tutti sanno che il grande affaire su cui sta indagando la magistratura è l’acquisto senza copertura finanziaria e a prezzi fuori mercato di Parco Romani da parte della giunta presieduta dall’on. Olivo che è anche il coordinatore della campagna elettorale dello stesso Scalzo.


Cominci Scalzo, se davvero ha a cuore la trasparenza e la moralità, a chiedere spiegazioni ai vari Olivo, Cantisani, Grillo sull’affaire Parco Romani, sul come il prezzo a metro quadrato dell’immobile si è quasi raddoppiato nel giro di un mese e soprattutto perché l’operazione è stata conclusa in fretta e furia il giorno delle elezioni. Solo prendendo le distanze da quell’affaire, denunciandone le palesi irregolarità e gli aspetti oscuri, anche in relazione ad alcune “gratificazioni” che sono state generosamente concesse ai protagonisti, Scalzo potrà realmente dire di aver dato un contributo alla moralizzazione del Comune.

Domenico Tallini