Politica
On. Arturo Bova sulla nuova giunta regionale
12 LUGLIO 2015 - Ho molto apprezzato il lavoro svolto dal governatore Mario Oliverio negli ultimi giorni, di sicuro tutt’altro che facili malgrado il sostegno mai mancato di coloro che credono in lui e nelle sue capacità come il sottoscritto. Il Presidente, infatti, ha dovuto sopportare un pesante carico di responsabilità. E parlo, ovviamente, dell’onere di dover varare una nuova giunta in poco tempo. Un gruppo di professionisti che gli consenta di lavorare, da qui ai prossimi anni, in maniera spedita ed efficace per cercare di porre rimedio alle tare ataviche della nostra amata Calabria. [MORE]
E, a questo proposito, sono certo che le figure scelte costituiscano il miglior viatico, per così dire, per avviare la vera svolta. Quella tanto attesa. Un percorso positivo più facile da imboccare con a fianco persone quali l’eminente giuslavorista Antonio Viscomi, che oltre a importanti deleghe ha ricevuto l’incarico della vicepresidenza. Ma, al di là di questa importante “risorsa”, ci sono tutti gli estremi per parlare di un Esecutivo di alto profilo, tanto per usare un’espressione forse un po’ inflazionata negli ultimi tempi. Penso infatti a un’urbanista dello spessore del prof. Franco Rossi o ad altri due docenti universitari del calibro di Roberto Musmanno e Francesco Russo. Non sottovalutando, come ovvio, la fondamentale componente femminile formata dalla project manager Federica Roccisano, dalla dirigente amministrativa Antonella Rizzo e dalla dirigente del dipartimento regionale all’Agricoltura Carmela Barbalace.
Insomma, scorrendo i nomi, mi pare proprio di poter affermare, senza tema di smentita, che le competenze e le professionalità messe a disposizione della struttura di governo della Calabria siano di primissimo livello. Un fatto che rappresenta il presupposto per operare nella maniera migliore, peraltro scevri da quei condizionamenti che in passato hanno tenuto in scacco la classe politica della regione. Un passaggio fatto anche dal Presidente Oliverio in occasione della presentazione della giunta, quando ha ribadito che egli stesso e tutti i suoi collaboratori non si faranno condizionare, e meno che mai dettare l’agenda, da camarille o gruppi di potere vari estranei alle rappresentanze istituzionali: unici organismi titolati ad avere un’interlocuzione con i vertici dell’ente. Concordo poi con quanto detto dal Presidente sulla funzione precipua del Consiglio. Un’assemblea che deve essere il luogo in cui si discutono e approvano le riforme in grado di cambiare il volto della Calabria.