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GINEVRA, 6 MARZO- Ogni anno 1,7 milioni di bambini muore per cause ambientali, dallo smog alle scarse condizioni igienico-sanitarie. Più di una morte su 4 riguarda bambini al di sotto dei 5 anni. Questi i dati allarmanti emersi dai due nuovi report dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, intitolati “Ereditare un mondo sostenibile” e “Non inquinare il mio futuro". [MORE]
Fra le cause principali dei decessi sono indicate infezioni respiratorie (32%), vari tipi di diarrea (32%), disturbi neonatali (15%) e parassiti (12%). Tali problematiche sono ascrivibili a fattori ambientali quali inquinamento dell'area esterna, fumo passivo o scarsità di servizi igienici. Per quanto riguarda le patologie respiratorie, il cambiamento climatico riveste un ruolo cruciale: l'aumento delle temperature e dei livelli di diossido di carbonio favorisce la crescita dei pollini, incrementando i tassi di asma.
I due report intendono sollecitare un impegno globale per un efficace intervento sugli agenti responsabili delle molte morti in età infantile. Uno degli Sdg (obiettivi di sviluppo sostenibile) cui i membri Oms stanno lavorando, è proprio quello di "porre fine alle morti evitabili di neonati e under 5 entro il 2030". Migliorare le condizioni ambientali risulta essenziale, come sottolineato dal direttore generale dell'Oms Margaret Chan: "Un ambiente inquinato è un ambiente fatale per i bambini.".
Marta Pietrosanti
foto: lastampa.it