Politica

Omofobia: Da Maggioranza e Udc no a nuovo testo. Concia si dimette

ROMA, 19 MAGGIO 2011 – La deputata del Pd, Paola Concia, dopo l'ennesimo stop al testo contro l'omofobia, si è dimessa questa mattina da relatrice del provvedimento.

Ieri sera aveva depositato il nuovo testo contro l'omofobia che riproduce fedelmente la normativa europea in materia, ma la maggioranza ha bocciato anche questa nuova soluzione che estendeva l'aggravante non solo a chi commetteva reati contro omosessuali e transessuali, ma anche nei confronti di anziani e disabili.

Paola Concia, per protesta, ha dato subito le dimissioni, visibilmente infuriata.
“La Lega, Pdl e Udc hanno di nuovo bocciato un testo di legge contro l'omofobia”, spiega.

Così la presidenza della Commissione Giustizia della Camera ha dato mandato a Enrico Costa a riferire in Aula sul provvedimento. D'ufficio, infatti, il provvedimento è stato assegnato al capogruppo di maggioranza.[MORE]

“Questa nuova proposta - spiega Enrico Costa (capogruppo in commissione del Pdl) - ci piace di più, ma non ci convince del tutto. Per questo, ora che questo tema andrà in Aula, lavoreremo ad una sua correzione”.

“Io avevo fatto un ulteriore sforzo per arrivare ad un testo davvero condiviso - sottolinea Paola Concia nel suo lungo sfogo - e avevo ripreso il vecchio testo, che loro ieri avevano bocciato, inserendo però delle modifiche che lo rendevano identico al Trattato di Lisbona, che l'Italia ha recepito. Gli ho dunque chiesto di ritirare gli emendamenti soppressivi e di votare, insieme a noi, questa nuova proposta che si rifà interamente alla normativa europea. E invece loro non hanno minimamente ascoltato ribocciando tutto un'altra volta. Così mi sono trovata costretta a dare le dimissioni da relatore. Voglio vedere ora Enrico Costa se riuscirà davvero, per l'Aula, a trovare una mediazione tra i suoi. In Comitato dei nove avranno la possibilità di rimediare a questo loro 'no'. Voglio vedere proprio se lo faranno, anche alla luce delle critiche del ministro per le Pari Opportunità, Mara Carfagna”.

Quando è uscita dall'aula per comunicare ai cronisti che la maggioranza aveva respinto il testo contro l'omofobia, Paola Concia era visibilmente adirata.

“Hanno avuto 959 giorni di tempo per discutere ed esaminare un provvedimento che è di soli due articoli. E oggi hanno avuto anche la faccia tosta di venire a chiedere una proroga per poter approfondire la questione”, spiega.

Poi accusa la maggioranza, colpevole, secondo la deputata del Pd, di aver dimostrato inciviltà verso un'iniziativa tesa alla tutela dei diritti di una minoranza.

“È bene che la gente sappia la verità: il centrodestra ha detto no ad una battaglia di civiltà come quella contro l'omofobia a favore della quale si era espresso anche il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano”, afferma Concia.