Cronaca
Omicidio Yara, i giudici dell'appello: "Valida la prova del Dna, impossibile nuova perizia"
MILANO, 17 OTTOBRE - Secondo i giudici della Corte d'Assise e d'Appello di Brescia, la prova del Dna che accusa Massimo Bossetti dell'omicida di Yara Gambirasio è valida e non sarà possibile eseguire la super perizia chiesta dalla difesa [MORE]
Queste le motivazioni della sentenza con la quale il collegio, che il 17 luglio scorso ha condannato all'ergastolo Bossetti per la morte della 13enne, ha respinto la richiesta di ulteriori test, definendo l’accusa di una violazione "dei principi del contraddittorio e delle ragioni difensive" riguardo alla prova del Dna mossa dagli avvocati di Bossetti del tutto infondate.
Per di più secondo la Corte d'Assise e d'Appello di Brescia non sarebbe possibile effettuare un'ulteriore analisi perché il campione, utilizzato per fare diversi test, è terminato.
Si aggiunge un nuovo capitolo alla triste vicenda della 13enne di Brembate: in un'altra inchiesta della polizia postale del Trentino Alto Adige denominata 'Black Shadow' riguardante una rete di pedofili, sono stati i trovati riferimenti e foto di Yara Gambirasio, sul computer di uno degli arrestati, un uomo di Rimini di 53 anni. Tra i file sotto indagine erano presenti anche immagini della 13enne di Brembate.
Maria Minichino