Cronaca

Omicidio Scazzi: Cosima e Sabrina accusate dell'omicidio di Sarah

TARANTO, 27 FEBBRAIO 2013 – Sarah Scazzi fu uccisa dalla zia, Cosima Serrano e da Sabrina Misseri, la figlia, il pomeriggio del 26 agosto 2010, tra le 14:10 e le 14:20. Questa è la tesi sostenuta dal pm Mariano Buccoliero, che segue il processo della quindicenne uccisa. «Dopo l’omicidio il corpo venne spostato in garage per essere trasferito nella Seat Marbella di Michele Misseri. Lo spostamento avvenne attraverso una porta interna che i Misseri hanno sempre detto essere bloccata da tempo, ma che invece si apriva con un cacciavite, come dimostrato in un sopralluogo dei carabinieri. Quella porta venne aperta il giorno del delitto per far passare il cadavere: lo conferma una intercettazione ambientale del 7 marzo 2011 durante un colloquio in carcere tra Cosima Serrano e Michele Misseri», sostiene il pm.

Quindi ad uccidere Sarah non sarebbe stato lo zio Michele, come sostiene, ma la zia e la cugina. «Se Michele Misseri avesse ucciso Sarah con una corda, come dice, avrebbe fatto trovare anche l'arma del delitto, come ha fatto con tutto il resto» afferma Buccoliero. «Michele Misseri vide arrivare Sarah e la lasciò con Sabrina con la quale lui si era visto in veranda prima di scendere in garage. Sarah entrò in casa Misseri prima delle 14».

Sabrina Misseri accusa assieme alla madre Cosima ha poi ha tentato inutilmente di convincere l’amica Mariangela Spagnoletti a modificare la sua versione dei fatti. Da un’intercettazione del 30 settembre 2010 (il corpo di Sarah non era ancora stato ritrovato) il pm avrebbe ascoltato il colloquio tra Mariangela e Sabrina. Quest’ultima avrebbe cercato di convincere l’amica a cambiare versione dei fatti: Sabrina avrebbe aspettato con Sarah, l’amica Mariangela per andare al mare.

Mariangela ha invece sempre riferito di essere arrivata a casa di Sabrina con la sorellina e che l’amica, già in strada molto agita, aveva pronunciato la frase «l’hanno presa, l’anno presa».
Il pm Buccoliero sta cercando di ricostruire quanto accaduto in quel pomeriggio ad Avetrana, cercando le testimonianze di coloro che hanno visto Sarah per strada. [MORE]

(fonte: Il Messaggero)

Rossana Palazzo