Cronaca

Omicidio Rea: parla la difesa, tre giorni fa l'appello di Parolisi

L’AQUILA, 23 SETTEMBRE 2013 - Mancano ormai due giorni al processo d’appello che prevede l’ergastolo per l’imputato Salvatore Parolisi, ex caporal maggiore, accusato di aver ucciso la moglie, Melania Rea, il 18 aprile 2011. In un intervista al giornale abruzzese Il Centro la difesa parla di come si muoverà in vista del processo e delle imprecisioni che ci sono state e che potrebbero scagionare Parolisi. [MORE]

‹‹Uno squilibrato può aver ucciso Melania›› afferma la difesa ricordando che vicino al corpo Melania sono state rinvenute tracce di perline e brillantini che non erano della vittima, segni di pneumatici non appartenenti all’auto di Salvatore Parolisi e un’impronta che per il Ris era di una scarpa, mentre per il giudice che ha inflitto l’ergastolo era una mano. La difesa, aggiunge, che sarà forte perché sanno di avere ragione, ma purtroppo il Ris ha perso dei dati importanti come il contenuto gastrico che avrebbe consentito di rilevare l’effettiva ora del decesso e i capelli sul corpo che non erano né di Melania né di Parolisi.

In attesa del processo, dunque, la difesa continua a ribadire che la pista non ancora battuta è quella del ritrovamento del telefonista, colui che trovò il corpo di Melania e che telefonò il 20 aprile alla polizia: potrebbe averla uccisa lui e se è lo stesso che accese il telefono della vittima alle 7:45 della mattina, questo potrebbe dare un alibi a Parolisi – poiché a quell’ora era al computer come dimostrano i dati - e far valere l’innocenza che chiede da due anni.

Nella ricerca disperata del telefonista anche lo stesso Parolisi che, tre giorni fa, gli ha lanciato un appello disperato affinché si faccia avanti:: ‹‹Nessuno ti ha mai visto, nessuno sa chi sei. La tua mancanza di coraggio non sta aiutando in nessun modo la vera giustizia. Cos’hai visto, quando l’hai visto e cosa hai fatto. Da uomo a uomo ti prego, riprendi il tuo coraggio. Fammi uscire da questo tunnel ed aiuta soprattutto Melania a trovare pace e verità››. Il processo d’appello si terrà a L’ Aquila questo 25 settembre alle 9:30.

Erica Benedettelli

[immagine da gqitalia]