Omicidio Pescina: uccide ex moglie e figlia violentata davanti ad un discount
Cronaca Abruzzo Belluno

Omicidio Pescina: uccide ex moglie e figlia violentata davanti ad un discount

venerdì 18 ottobre, 2013

PESCINA (AQ), 18 OTTOBRE 2013 – È finita a colpi di pistola la tragica vicenda che vede protagoniste due donne di origini albanesi, Fatima di 45 anni e sua figlia Senade di 21, e l’ex marito, nonché padre della ragazza, Veli Semanaj di 46, bracciante agricolo kosovaro. L’uomo ha aperto il fuoco contro i suoi familiari davanti al Todis di Terramozza, togliendo la vita ad entrambe le donne. [MORE]

Veli Semanaj – detto Willi – si era separato dalla moglie in seguito alle accuse di violenza sessuale contro due delle sue figlie, una delle quali era Senade, ‹‹La povera Senade, insieme a sua sorella, si rivolse a me per denunciare le violenze sessuali che subiva dal padre sin da quando erano piccole›› conferma il legale dei sei figli, Leonardo Casciere e questa accusa, secondo l’avvocato di Veli, Davide Baldassarre, avrebbe destabilizzato l’uomo per circa due anni e mezzo, periodo in cui si era trasferito in Germania.

Secondo la ricostruzione dei fatti, l’uomo avrebbe atteso l’ex moglie e la figlia fuori dal supermercato per poi sparare contro di loro tre colpi con una revolver tedesca: due sono andati alla figlia e uno alla moglie. Dai risultati dell’autopsia i colpi sono stati sparati al torace, ma Senade ne aveva anche uno alla testa, poiché aveva tentato di rialzarsi e fuggire. Veli Semanaj, in seguito all’omicidio, ha tentato la fuga, ma è stato presto raggiunto dai carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Avezzano e, a quel punto, ha confessato il delitto.

Attualmente Veli Semanaj è in carcere con l’accusa di duplice omicidio con aggravanti della premeditazione, porto e detenzione abusiva di armi, nonché violenza sessuale nei confronti delle figlie. L’uomo, che immediatamente si era avvalso della facoltà di non rispondere, ha poi confessato di essere andato fuori dal supermercato solo per parlare con le due donne affinché ritirassero le accuse che lo rappresentavano come un maniaco, ma alla richiesta della figlia di andare via poiché nessuno dei familiari voleva più vederlo, ha aperto il fuoco.

L’udienza è fissata per il 26 novembre; mentre l’avvocato di Veli Semanaj ha deciso di studiare le carte prima di avviare una linea difensiva, i figli e fratelli delle vittime stanno predisponendo il rientro delle salme in Kosovo dove saranno seppellite.

Erica Benedettelli

[immagine da marsicalive.it]


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