Omicidio Palermo: seguita pista droga. Timori pm per serie delitti
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PALERMO, 18 MARZO - Aveva precedenti per furto e violente rapine in villa, ma si indaga anche nell'ambito dello spaccio di stupefacenti. Su quest'ultimo ambito si stanno concentrando gli investigatori della Mobile, coordinati dall'aggiunto Ennio Petrigni e dal sostituto Giovanni Antoci, per far luce sull'omicidio di Giovanni Manzella, 34enne di Falsomiele, ucciso con un colpo di pistola alla testa, stanotte nei pressi del carcere di Pagliarelli, in via Gaetano Costa, nei pressi dello scorrimento veloce Palermo-Sciacca.
Gli investigatori - con i magistrati - hanno sentito alla Mobile parenti e conoscenti della vittima. Sposato e padre di due figli, di cui uno nato a gennaio, Manzella ieri si sarebbe allontanato da casa intorno alle 23. Senza dire alla moglie la destinazione. Sarebbe stata la coniuge a indirizzare investigatori e inquirenti verso la pista dello spaccio di stupefacenti. §
Nel pomeriggio sentite altre persone, mentre si cercano ulteriori elementi da immagini di impianti di videosorveglianza - anche se la zona dell'omicidio e' abbastanza isolata - e dall'analisi dei tabulati del cellulare della vittima. "C'e' grande preoccupazione per l'escalation di violenza con tre morti uccisi a colpi di pistola", dicono i magistrati palermitani, che stanno indagando a tutto campo, senza escludere nulla. In pochi giorni il duplice omicidio allo Zen, il commercialista gambizzato vicino allo stadio e adesso questo altro delitto.