Cronaca

Omicidio Milano: ex conduttore rai assassino per 17 mila euro


- Milano,30 mar. - Da conduttore in trasmissioni che si occupano di famiglia si e' trasformato in un assassino spietato che ha colpito con almeno 30 coltellate un suo ex collaboratore a cui doveva 17mila euro. Alessandro Cozzi, 53 anni, questa mattina ha ammesso di essere lui l'assassino di Ettore Vitiello, 58 anni, il presidente dell'Agenzia di formazione lavoro ucciso ieri sera alle 19 nel suo ufficio in via Antonelli a Milano. I poliziotti sono partiti dalla descrizione fornita da due dipendenti di un ufficio che si trova all'interno dello stesso palazzo. I testimoni hanno riferito agli agenti di aver sentito delle grida di aiuto. [MORE]"Quando ci siamo affacciati sul pianerottolo - hanno detto - abbiamo visto un uomo che infieriva con un coltello su un altro uomo disteso a terra". Poi l'hanno visto fuggire e hanno chiamato aiuto. Gli agenti hanno controllato il telefono cellulare della vittima e hanno trovato alcuni messaggi con cui la vittima chiedeva insistentemente che gli venisse pagato il debito di 17mila che Cozzi aveva nei suoi confronti. Cozzi da anni lavora nello stesso settore della vittima ed e' titolare dell'agenzia di formazione "Milano per la donna". Mesi fa hanno deciso di organizzare insieme dei corsi di formazione e Cozzi ha ottenuto per questo un finanziamento dalla Regione Lombardia di 34mila euro. Considerando che il corso era stato tenuto assieme a Vitiello, quest'ultimo chiedeva che gli venisse versata la meta' del finanziamento. Ma Cozzi avrebbe temporeggiato, chiesto una dilazione perche' la sua azienda aveva debiti per 70mila euro e quindi era in difficolta' nel resituire il denaro. Quindici giorni fa i due si erano gia' incontrati ma Vitiello non voleva rinunciare a quel denaro. La vittima poi nei giorni scorsi ha mandato diversi sms a Cozzi: "Se non mi paghi procedero' per vie legali". Ieri sera l'ultima lite.
Cozzi aspetta che i dipendenti lascino l'Agenzia e sale.
Secondo quanto ha riferito alla polizia, sarebbe stato Vitiello a impugnare un coltello che si trovava nel suo ufficio e a puntarlo contro di lui. Cozzi, lo avrebbe allora afferrato e avrebbe colpito Vitiello con almeno 30 coltellate. Molte delle quali sferrate quando la vittima era gia' a terra. Ha raccontato di aver lasciato l'ufficio e di aver gettato il coltello e i vestiti sporchi di sangue in un torrente. Poi e' tornato a casa, in via Piranesi a Milano, poco lontano dall'ufficio di Vitiello. Quando stanotte la polizia l'ha raggiunto Cozzi ha negato. "Sono rimasto in ufficio fino alle 7 - ha detto all'inizio alla polizia - e i tagli sulle mani me li sono procurati in ufficio". Una storia che da subito non ha convinto ne' la polizia (a cui le dipendenti di Cozzi avevano detto che lui aveva lasciato l'ufficio alle 18) ne' il pm Maurizio Ascione che ha disposto il fermo del giornalista e il suo trasferimento in carcere. .