Cronaca

Omicidio Gianicolo, Santori: "Nulla è cambiato, presentato esposto alla procura"

ROMA, 24 FEBBRAIO 2014 - "Nonostante siano passati 8 giorni dal barbaro omicidio di Carlo al Gianicolo, nei quartieri interessati dalla presenza delle roulotte nulla è cambiato. Il fenomeno, che conta centinaia di automezzi su Roma, genera da anni da una parte degrado e insicurezza per i residenti, dall'altra emarginazione e gravi pericoli per chi abita all'interno di queste dimore rischiando quotidianamente la propria vita. Per questi motivi abbiamo presentando due esposti circostanziati alla procura della Repubblica, con i quali chiediamo un intervento urgente fornendo indicazioni che di fatto inchiodano Roma Capitale e il suo immobilismo. Roma non può continuare a schivare un problema serio che potrebbe mietere altre vittime, dopo la donna carbonizzata a Via Ramazzini nel 2012 e Carlo Macro, giovane assassinato pochi giorni fa". Lo dichiarano in una nota Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio e Marco Giudici, consigliere e presidente della Commissione Trasparenza del XII Municipio.
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"Nel primo esposto – prosegue la nota - abbiamo chiesto un controllo delle roulotte e dei camper disseminati su Roma e l'applicazione delle sanzioni previste dalla legge, compresa la confisca del mezzo utilizzato per la dimora. In un secondo esposto abbiamo chiesto di riaprire il caso di una donna morta il 24 gennaio 2012 in via Ramazzini, carbonizzata dentro la roulotte adibita a dimora. Quella morte potrebbe non essere avvenuta per cause accidentali, ma per omicidio colposo, perché qualcuno che non ha rispettato le regole di sicurezza previste dal Testo Unico edilizia, ossia della normativa volta a tutelare proprio l'incolumità delle persone esposte ai pericoli di incendi, di cedimenti strutturali, di incidenti stradali e molto altro".

"Torniamo a chiedere le dimissioni dell'Assessore comunale Rita Cutini, che non solo ha favorito e coperto questo sistema di degrado diffuso, ma non ha ancora speso una parola sui provvedimenti che intende intraprendere per fronteggiare questa forma diffusa di illegalità". Concludono Santori e Giudici.

Notizia segnalata da Fabrizio Santori