Cronaca
Omicidio Fortuna Loffredo: oggi il gup deciderà sulla richiesta di rinvio a giudizio degli imputati
NAPOLI, 21 SETTEMBRE - "Voglio giustizia e voglio tutta la verità": così il padre di Fortuna Loffredo, la bambina di sei anni violentata e buttata giù dal terrazzo della palazzina del Parco Verde di Caivano dove abitava, il ventiquattro giugno 2014.[MORE]
Pietro Loffredo è giunto in tribunale per prendere parte all'udienza preliminare per l'omicidio della figlia, accompagnato dal suo avvocato Angelo Pisani che chiederà la costituzione di parte civile della famiglia nel processo. In carcere, con le accuse di violenza e omicidio, Raimondo Caputo.
La sua compagna Marianna Fabozzi è stata ritenuta complice: avrebbe taciuto anche in merito agli abusi subìti dalle sue tre figlie minori, amiche di Fortuna. Nell'aula del tribunale di Napoli Nord gli avvocati difensori degli imputati e dei genitori della piccola Fortuna attendono la decisione del gup, che dovrà accogliere o respingere la richiesta di rinvio a giudizio pronunciata dalla Procura di Napoli Nord in seguito alle indagini condotte dagli inquirenti.
"Nelle indagini non è stata accertata la complicità della mia assistita o una qualsivoglia consapevolezza", ha dichiarato Salvatore di Mezza, avvocato della compagna di Caputo Marianna Fabozzo. "Ci sono cose che non quadrano e tanto ancora deve venire fuori. Sono convinta che la figlia di Marianna Fabozzi sta coprendo la madre e che Fortuna non è stata buttata giù dal terrazzo".
Ad esprimere le sue perplessità sulle dinamiche dell’omicidio è stata la nonna di Fortuna Loffredo, presente nell’aula del tribunale. "Chicca - continua la nonna Rosaria - non aveva niente di rotto, per me è impossibile vista l'altezza. Sono convinta che giù è stata portata dopo, quando era già morta. E' stata uccisa sopra".
Luna Isabella
(foto da corrieredelmezzogiorno.it)