Cronaca

Omicidio di Yara Gambirasio: il presunto killer non risponde ai PM

BREMBATE SOPRA, 17 GIUGNO 2014 – È stato il test dell’etilometro, eseguito ieri sera durante un normale controllo stradale, a permettere ai carabinieri di prelevare il DNA di Massimo Giuseppe Bossetti, il presunto assassino di Yara Gambirasio, la tredicenne di Brembate di Sopra scomparsa il 26 Novembre 2010 mentre tornava a casa dagli allenamenti di ginnastica artistica. Ad annunciare la cattura era stato, nel tardo pomeriggio di ieri, il Ministro dell’Interno, Angelino Alfano.

Il DNA del quarantaquattrenne Massimo Giuseppe Bossetti è risultato ’’perfettamente coincidente’’ con quello ritrovato sugli slip della tredicenne uccisa. Bosetti, stando a quanto fin’ora emerso, avrebbe fatto parte della cerchia di persone che gli inquirenti ritenevano potessero essere coinvolti nell’omicidio della ragazzina, dato che il cellulare dell’uomo che era rimasto agganciato alla cella della zona di Brembate di Sopra nelle ore della scomparsa di Yara.[MORE]

Bossetti, prelevato ieri pomeriggio dai carabinieri del Ros in un cantiere di Dalmine, durante l’interrogatorio nella caserma dei carabinieri di Bergamo si è rifiutato di proferir parola davanti al pm Letizia Ruggeri, avvalendosi della facoltà di non rispondere. Dalle indiscrezioni fin’ora emerse, l’uomo, al quale è stato assegnato come legale d’ufficio l’avvocato Silvia Gazzetti, avrebbe dichiarato di essere "sereno".

(fonte ANSA)
(foto www.crimeblog.it)

Elisa Lepone