Cronaca
Omicidio di Cernusco: Mario Marcone al lavoro dopo aver ucciso Gabriella
CERNUSCO – 15 DICEMBRE. Sembra aver trovato una conclusione il caso dell’omicidio di Gabriella Fabbiano, la donna di 43 anni uccisa lunedì scorso a Cernusco sul Naviglio, nel milanese.
Mario Marcone, il compagno della vittima e, da subito, principale sospettato nella vicenda, ieri sera era stato fermato dai carabinieri perché accusato di aver commesso l’omicidio. Interrogato ieri pomeriggio dagli inquirenti, Marcone ha ammesso, attraverso dichiarazioni volontarie, di aver commesso l’omicidio. Alla base dell’atto di violenza ci sarebbero delle motivazioni passionali, in particolare la gelosia nei confronti della compagna.
Da quello che sta emergendo, sembrerebbe che Marcone sia andato a lavorare la mattina seguente l’uccisione. In particolare, avrebbe assassinato Gabriella con un colpo di pistola alla testa la sera del 30 novembre all’interno della sua auto, disfacendosi poi dell’arma e portandola nel suo appartamento a Pioltello, Comune lombardo di circa 37mila persone. Il giorno seguente, dopo aver terminato la giornata lavorativa, avrebbe incontrato Fabrizio Antonazzo, amico di 63 anni, in un bar di Cernusco, che lo avrebbe aiutato a gettare il corpo di Gabriella in un piccolo lago nella cava a Cernusco, dove poi è stato rinvenuto il corpo. Anche Antonazzo, quindi, è stato arrestato dai carabinieri e portato in carcere con l’accusa di soppressione di cadavere e favoreggiamento.
A favorire le indagini, oltre agli indizi lasciati dall’uomo nella sua auto e nella sua abitazione, sono state le testimonianze ottenute dai vicini di casa e dagli amici dell’assassino, che hanno confermato come l’uomo fosse in possesso di un’arma da fuoco.
Previsto per domani l’interrogatorio di Marcone, che dovrebbe tenersi di fronte al gip di Milano Anna Magello.[MORE]
Carlo Giontella
immagine da sardiniapost