Cronaca
Omicidio di Alessandro Leopardi: arrestato il suocero
VALENZANO (BARI), 15 NOVEMBRE 2014 - Dopo il ritrovamento del cadavere di Alessandro Leopardi, l'uomo scomparso a Valenzano (in provincia di Bari), le prime indagini degli inquirenti si erano concentrate sul suocero, con il quale l'ex imprenditore aveva avuto piccoli contrasti prima della sua scomparsa.
Oggi è arrivata la notizia che le forze dell'ordine hanno provveduto ad arrestare il suocero della vittima: secondo chi indaga, l'uomo avrebbe prima ucciso il Leopardi e poi avrebbe bruciato i resti. Gli inquirenti avrebbero in mano delle intercettazioni, in cui il suocero affermerebbe che sarebbe stato lo stesso Leopardi a chiedergli di ucciderlo.[MORE]
A una prima ricostruzione, al centro del delitto ci sarebbero stati dei problemi economici: questi avrebbero spinto il suocero a chiedere ad Alessandro di intestare alcuni beni in comunione dei beni alla figlia, per preservarli da eventuali pignoramenti. L'ex imprenditore si sarebbe rifiutato e da lì sarebbe partita la tragedia.
Oltre alle intercettazioni, gli inquirenti affermano di aver ascoltato alcuni parenti, che avrebbero notato macchie di sangue sospetti in terreni di proprietà del suocero. Secondo chi indaga, il suocero, sentito inizialmente come persona informata dei fatti, sarebbe più volte caduto in contraddizione, portando così le indagini al suo arresto.
Mentre si attendono ulteriori riscontri sulla vicenda, il padre di Alessandro, Nicola Leopardi, ha espresso la sua incredulità di fronte a quanto accaduto: secondo il padre della vittima, il Leopardi avrebbe più volte aiutato la famiglia dai guai economici e non si spiegherebbe in alcun modo il gesto che il suocero avrebbe compiuto. Per il momento, tutte le piste sono valide per capire come si sia svolta davvero la scomparsa di Alessandro.
(Foto youtube.com)
Annarita Faggioni