Cronaca
Omicidio Denis Bergamini: cade la pista della droga
COSENZA, 18 APRILE 2012- Dopo aver scartato l’ipotesi del suicidio, che per anni era stato ritenuto dagli investigatori la causa della morte di Denis Bergamini, cade anche la pista della droga. Le indagini, dopo la riapertura del caso, si sono concentrate sulla Maserati Biturbo del giocatore ferrarese. Secondo le anticipazioni della "Gazzetta dello Sport", i carabinieri del Ris di Messina hanno analizzato la vettura, custodita ad Argenta (Fe) dalla famiglia Bergamini in questi ventidue anni, e non hanno riscontrato la presenza di presunti doppifondi o vani occulti, solitamente usati per il trasporto di sostanze stupefacenti. L’auto risulta conforme a tutti i dati ed elementi oggettivi con i quali fu rilasciata dalla casa madre al momento della vendita.
Tramonta, di conseguenza, la possibilità che il calciatore del Cosenza, volente o nolente, possa aver svolto il ruolo di corriere della droga con la sua automobile. Si fa largo, a questo punto, l’ipotesi che la morte del centrocampista rossoblu possa essere legata alla sfera privata del ragazzo. Gli inquirenti dovranno far luce sulle ultime ore di vita di Denis, valutando la testimonianza fornita da Isabella Internò, ex fidanzata di Bergamini, presente con lui in quella maledetta sera del 18 novembre 1989 sulla Ss 106 jonica.[MORE]
‘’Non posso che confermare quanto i Ris di Messina hanno evidenziato, escludendo assolutamente doppifondi o vani occulti di qualsiasi tipo all’interno dell’auto - ha riferito all’ANSA Eugenio Gallerani, legale della famiglia Bergamini - Da quanto mi è dato sapere non vi sarebbe stata nessuna manomissione all’interno dell’abitacolo della Maserati, che risulta a tutti gli effetti, secondo gli esami, conforme ad auto rilasciate dalla casa madre. Movente privato? Non conosco l’evoluzione delle indagini in corso, posso solo dire di lasciar lavorare in tranquillità i magistrati. Già suo tempo abbiamo dato alla procura di Castrovillari elementi su cui indagare, ora confidiamo nelle verifiche in corso e attendiamo fiduciosi i risultati’’.
Nell’attesa che venga, finalmente, resa giustizia alla memoria di Denis, la notizia che la droga non c’entra con la sua morte più che un sollievo rappresenta una conferma per i suoi famigliari e tutti i tifosi.
Davide Scaglione