Cronaca
Omicidio Cernusco, la ricostruzione degli inquirenti
MILANO, 16 DICEMBRE - Sono giunte ormai ad un punto di svolta le indagini circa il delitto di Cernusco sul Naviglio che ha visto la morte di una donna di 42 anni, Gabriella Fabbiani. Uccisa con un colpo alla testa, avvolta in un telo, legata a tre massi e gettata in un lago. Questa l’immagine da cui sono partite le indagini dei Pm che hanno portato all’arresto di Mario Marcone, 52 anni, il suo ultimo compagno.[MORE]
L’uomo, fermato dai carabinieri con l’accusa di omicidio, era ormai sul punto di crollare. Prima della confessione definitiva, dopo aver a lungo nascosto anche l’ammissione di una relazione con la donna uccisa. E’ stato fermato anche un amico del killer, Fabrizio Antonazzo. Sarebbe accusato di aver nascosto il corpo. Risponderà di concorso in porto illegale di armi e favoreggiamento personale, all’interno di una vicenda che gli inquirenti hanno potuto ricostruire anche grazie a decine di testimonianze degli abitanti della zona.
E decisive sarebbero state inoltre le analisi del Ris di Parma, che avrebbero ritrovato tracce di sangue della vittima all’interno dell’autovettura del Marcone. Da qui la possibilità di poter giungere al colpevole, confrontando le testimonianze con l’interrogatorio del 52enne.
Il proiettile sarebbe stato esploso dietro l’orecchio sinistro della donna, prima di essere gettato nel lago. Poi dieci giorni di forsennate indagini e la partecipazione di Marcone a delle trasmissioni televisive, nelle quali ribadiva a più riprese l’estraneità alla vicenda.
foto da: milano.repubblica.it
Cosimo Cataleta