Cronaca
Omicidio Cerciello Rega, ergastolo per Elder e Hjorth sentenza corte d'assise a Roma.
Omicidio Cerciello Rega, ergastolo per Elder e Hjorth sentenza corte d'assise a Roma. Vedova: non ci ridarà Mario
ROMA, 6 MAG - Ergastolo per Finnegan Lee Elder e per Gabriel Natale Hjorth, i due giovani americani condannati per l'omicidio del vicebrigadiere dei carabinieri Mario Cerciello Rega. Lo deciso la Prima Corte d'Assise di Roma dopo oltre 13 ore di camera di consiglio. "Questa sentenza non riporterà in vita Mario - ha detto la vedova - e non ci ridarà la nostra vita insieme". I legali dei due condannati annunciano il ricorso in appello.
Nel dettaglio
La condanna all'ergastolo
I giudici hanno accolto la richiesta di ergastolo formulata dalla Procura di Roma per la morte del vicebrigadiere, ucciso con undici coltellate la notte del 26 luglio del 2019 al culmine di una colluttazione in una strada a pochi passi da piazza Cavour, zona centrale della Capitale. Ad attendere il verdetto c'era anche la moglie di Cerciello Rega, Rosa Maria Esilio.
La moglie di Cerciello: "La sentenza non mi restituirà Mario"
Alla lettura della sentenza che ha condannato i due ventenni americani, la vedova del carabiniere Mario Cerciello Rega, Rosa Maria Esilio, è scoppiata in lacrime stretta in un lungo abbraccio col fratello della vittima, Paolo. La moglie di Cerciello, a margine della sentenza, ha poi commentato con voce rotta dal pianto: "La sentenza non mi restituirà Mario. Non possiamo che ringraziare i giudici e i nostri avvocati. Mario era il Carabiniere di tutti, un uomo meraviglioso e un servitore dello Stato che merita rispetto e onore, che lui stesso da martire ha dimostrato"
La difesa della famiglia Cerciello: "Pena adeguata"
Secondo l'avvocato Franco Coppi, difensore di parte civile della famiglia Cerciello, "è stata una sentenza severa ma corrispondente al delitto atroce che è stato commesso. Si tratta di una pena adeguata alla gravità del fatto, compiuto da due imputati che non hanno dato alcun segno di pentimento".
Difesa Elder: "Sentenza vergognosa"
"Questa sentenza rappresenta una vergogna per l'Italia - è invece il duro commento dell'avvocato Renato Borzone, difensore di Finnegan Lee Elder - con dei giudici che non vogliono vedere quello che è emerso durante le indagini e il processo. Non ho mai visto una cosa così indegna. Faremo appello: qui c'è un ragazzo di 19 anni che è stato aggredito. Abbiamo assistito al solito tandem procure e giudici".