Cronaca

Omicidio Bellucci, iniziato il processo contro Ciccolini.Giallo sul ritrovamento di alcuni documenti

VERONA, 25 GENNAIO 2014- Sono passati oltre cinque mesi dalla morte di Lucia Bellucci, l’estetista marchigiana uccisa dall’ex fidanzato la notte del 10 agosto scorso e poi lasciata nel bagagliaio fino al ritrovamento del corpo da parte della polizia. Qualche giorno fa è iniziato il processo contro l’avvocato Vittorio Ciccolini, che aveva confessato l’omicidio della donna. Ad accompagnare l’inizio della causa contro l’avvocato veronese ci sarebbe anche un’altra scoperta fatta sempre in questi giorni: il ritrovamento di alcuni documenti di Ciccolini in riva all’Adige. In più spunta un “romanzo” shock, ritrovato nel computer del legale, nel quale anticipa l’omicidio di Lucia.
 

Per l’accusa il romanzo è un chiaro indizio della premeditazione dell’omicidio. Nello scritto Ciccolini racconta di due protagonisti, il tennista Pato, innamorato di Lucia, ed un avvocato. I due uomini rappresentano due modi diversi di vivere l’amore, quello razionale e quello passionale e incontrollato. Tanto che Pato arriva a progettare l’uccisione di Lucia e poi il suo suicidio. L’ultima modifica del file risale ad otto giorni prima dell’assassinio di Lucia Bellucci. Un assurdo gioco tra finzione e realtà potrebbe aver portato Ciccolini al tragico gesto di quel 10 agosto. Tra i capi d’imputazione avanzati dall’accusa nel processo iniziato a Trento qualche giorno fa, il pm Maria Colpani ha avanzato anche come aggravante quella del tasso alcolemico risultato dal sangue di Lucia: 1,81 grammi per litro, in grado di ostacolare le reazioni di una donna in difficoltà. Inoltre l’aver portato Lucia in una stradina nascosta, confermerebbe, secondo l’accusa, la volontà dell’uomo di compire l’omicidio.
 

In riva all’Adige una donna che passeggiava con il cane ha poi trovato alcuni documenti appartenenti a Ciccolini: la sua carta d’identità e due carte di credito. C’è chi legge la cosa come la volontà dell’uomo di togliersi la vita. Ciononostante sarà necessario svolgere indagini sulla questione: i documenti sono infatti in perfetto stato e non si esclude che possano essere delle perfette riproduzioni. I documenti sono stati inviati a Trento, dove la procura deciderà quale importanza dare a questo ritrovamento.
 

Nel frattempo i legali di Ciccolini stanno lavorando alla difesa dell’uomo e alla scelta del rito del processo, che dovranno comunicare il 6 marzo. Con ogni probabilità punteranno all’abbreviato, che comporta una riduzione di un terzo della pena, essendo una condanna all’ergastolo molto probabile.

Federica Sterza
 

Foto www.affaritaliani.it

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