Cronaca
Ombrina Mare: la parola del WWF contro il Ministero dell'Ambiente
PESCARA, 3 GIUGNO 2013 – Il WWF torna all’attacco sul progetto petrolifero Ombrina Mare, previsto in costruzione sulla costa adriatica abruzzese, chiedendo una diffida al Ministero dell'Ambiente per costruzione illegittima.
Già lo scorso 21 marzo, il WWF, aveva reso pubblica la sua lista di danni e rischi che il progetto avrebbe comportato alla costa teatina, una delle più belle del versante adriatico; non essendo sufficiente, il 13 aprile, migliaia di abruzzesi sono scesi lungo le strade per manifestare contro questo progetto, manifestazione non ben accolta dal Ministero dell’Ambiente che ha deciso di procedere con pareri positivi sulla costruzione di Ombrina.
Alla luce dei fatti, il WWF lancia una diffida al Ministero chiedendo ‹‹il ritiro in autotutela del giudizio positivo di compatibilità ambientale n. 1154 del 25 gennaio 2013, in quanto completamente illegittimo e abnorme››; per comprende tale giudizio bisogna tornare al 2009, quando venne presentata dalla Medoilgas Italia s.p.a. l’istanza di pronuncia di compatibilità: tale istanza venne respinta, con giudizio negativo, dal Ministero nell’ottobre 2010. Una risposta definitiva che avrebbe dovuto far abbandonare il progetto e che,invece, l’ha solo congelato e portato avanti proprio in data 25 gennaio. Pertanto il WWF dichiara il giudizio n.1154 illegittimo.
Presa visione di questa situazione, il WWF ha preso in carica l’avvocato Herbert Simone per difendere la costa teatina dalla costruzione di Ombrina a Mare; si continua a muovere verso l’abolizione del progetto, dunque, chiedendo al Ministero dell’Ambiento un provvedimento di rigetto che riporti all’istanza di compatibilità presentata dalla Medoilgas nel lontano 2009: il rischio per il Ministero, qualora non volesse effettuare questo processo, sarebbe l’adozione, da parte del WWf, di una Task Force e il ricorso immediato al Tar.
Erica Benedettelli
[immagine del progetto Ombrina mare da alternativasostenibile.it]
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