Cronaca
Ombrina. Dopo sentenza Tar Medoil ricorrerà al Consiglio di Stato
Si tratta di un ostacolo procedurale al progetto, dovuto – secondo la multinazionale inglese- alla contraddittorietà delle indicazioni ministeriali. Si dovrà cioè sottoporre il progetto all’AIA (tesa a evitare le emissioni in aria acqua o suolo) prima della Valutazione Impatto Ambientale. La Medoil, dunque, ricorrerà al Consiglio di Stato e sottolinea che la decisione del 16 Aprile «non incide sull’iter autorizzativo del progetto, avendo Medoilgas Italia già quasi ultimato gli studi propedeutici all’avvio della procedura di Autorizzazione Integrata Ambientale a cui la Compagnia non ha mai pensato di sottrarsi».
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Non possono ancora gridare vittoria le associazioni che, il 14 Aprile 2013, avevano organizzato a Pescara un corteo con più di 40 000 manifestanti contro il progetto della multinazionale inglese. Ma l’entusiasmo continua ad animare gli ambientalisti. Rita D’Orsogna, professoressa di matematica alla California State University di Los Angeles e da anni schierata contro Ombrina Mare, ribadisce la forza dell’impegno collettivo della popolazione. Mentre Dante Caserta, presidente nazionale Wwf, lancia un appello alla politica perché metta fine al progetto e alla «deriva petrolifera» che in nome del Sen (Strategia economica nazionale) rischia di trasformare l’Abruzzo in un «distretto minerario».
Fabrizio De Gregorio