Cronaca

Olivicoltori lucani nella battaglia contro le oliere senza etichetta di provenienza

MATERA, 24 MAGGIO 2013 - Anche gli olivicoltori lucani sono in prima linea con la Cia-Confederazione Italiana Agricoltori nella lotta contro le oliere anonime che si trovano su tavoli di numerosi aree di ristorazione.

Il malcontento nasce dalla decisione della Commissione europea di non vietare l’uso di bottiglie senza etichetta e oliere anonime nei locali pubblici.

Luciano Sileo, direttore regionale della Cia lucana, spiega che: “La legge italiana “salva-olio” aveva in realtà già messo mano alle consuetudini presso ristoranti e hotel, vietando i contenitori anonimi.

Ma la nostra normativa, che punta a salvaguardare la trasparenza delle informazioni in etichetta e irrigidisce i controlli per promuovere l’olio di qualità, non era piaciuta all’Ue perché troppo “restrittiva” della concorrenza sul mercato.

Proprio così le lobby franco-tedesche a cui dobbiamo aggiungere, purtroppo, quella della ristorazione specie del Nord del nostro Paese hanno avuto il sopravvento”.

Ha poi proseguito nel dire che non bisogna sottovalutare il fatto che una bottiglia d’olio extravergine su sei in Italia finisce sui tavoli di molte trattorie, ristoranti e bar.

Sileo è convinto del fatto che sia assolutamente necessario chiarire l’origine di provenienza dell’olio, per garantire trasparenza ai cittadini e per tutelare i produttori dai falsi e dalle contraffazioni che ogni anno rubano al made in Italy agroalimentare 1,1 miliardi di euro. [MORE]