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Olimpiadi 2016: a Rio la cerimonia di apertura. Scontri all'esterno del Maracanà

RIO DE JANEIRO, 5 AGOSTO - E' stata una giornata storica per il Brasile. Una incredibile festa, seppur ridimensionata dai tagli al budget, quella della cerimonia di apertura della 31a Olimpiade estiva moderna. Per la prima volta, atleti da tutto il mondo si sfideranno per la massima gloria sportiva in Sud America, per la seconda nella zona latinoamericana. Un giorno di festa che non nasconde i problemi del Brasile. Una grande festa macchiata in parte dagli scontri. Se l'opulenza veniva osannata all'interno del Maracanà, dove il singolo biglietto per la cerimonia è costato fino a 570 dollari, fuori i manifestanti si sono scontrati con l'imponente schieramento di forze dell'ordine. Una voce che si erge da mesi, per condannare i vertici del Paese e denunciare le gravi difficoltà sociali ed economiche di cui il Brasile soffre oramai da anni, e i sacrifici fatti per l'organizzazione di queste Olimpiadi hanno solo aggravato la situazione.

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Una grande festa. L'ultimo tratto da percorrere per accendere il braciere olimpico è stato affidato a Vanderlei Cordeiro de Lima. Il maratoneta brasiliano fu protagonista del triste incidente alle Olimpiadi del 2004, quando, al 35° chilometro fu atterato da un predicatore irlandese e perse la prima posizione, vincendo il bronzo. Oggi de Lima ha avuto l'onore di accendere il braciere olimpico. Doveva essere Pelè ad avere questo compito, ma le sue condizioni fisiche non sono tali da permetterglielo.

Ciò che al Brasile non è possibile strappar via è la sua bellezza e il ritmo della sua felicità. Le note di "Garota de Ipanema", il ritmo inconfondibile della musica brasiliana, la saudade dei testi e quel malinconico piacere della nostalgia. La cultura brasiliana, a fronte di scandali, corruzione, fame e povertà, non potrà mai svanire. La cerimonia di apertura è stato il tributo che i brasiliani hanno dato alla loro storia, al loro popolo, con profondo monito per il futuro. Una scelta bizzarra a dir poco per i canoni delle cerimonie olimpiche, quella di proiettare mappe ed informazioni sul riscaldamento globale, ma forte del significato del messaggio inviato.

L'attenzione si è poi spostata sugli atleti, con la tradizionale sfilata delle nazioni. La Grecia in testa per tradizione, e poi tutti gli altri dietro. Federica Pellegrini è stata la portabandiera italiana. Portamento fiero, tailleur blu severo. Applaudita da tutto stadio, compreso il presidente Matteo Renzi, a Rio per supportare gli atleti italiani. Sfila anche la Russia, la cui squadra è stata reintegrata per la maggior parte dal Cio in questi giorni. In extremis, sono state ritirate le accuse generali alla Federazione Russa. Una notizia che spazza via le nuvole nere del doping, o almeno degli scandali legati ad esso, da queste Olimpiadi.

Leonardo Cristiano


immagine da: repubblica.it