Estero

Olanda, referendum: no all'accordo Ue-Ucraina

L'AIA, 07 APRILE 2016 - 62% di no, 38% di sì con circa il 60% dei voti scrutinati: è questo l’esito del referendum in Olanda sull'accordo con l'Ucraina. Superato il quorum del 30%, con un'affluenza pari al 32,2%: il voto è dunque considerato valido. La maggioranza degli olandesi ha quindi bocciato l'accordo di associazione tra l'Unione europea e l'Ucraina. [MORE]

Tuttavia il risultato definitivo sarà annunciato dalla commissione elettorale solo il prossimo 12 aprile. Nonostante ciò, secondo i media locali, con il 100% delle schede scrutinate, il 61,1% degli olandesi ha votato 'no' all'accordo, siglato nel 2014 tra i leader europei e l'Ucraina e successivamente approvato dal Parlamento Ue, dalla Rada ucraina, e dal Parlamento olandese.

In caso di conferma ufficiale dei dati, il governo di coalizione tra liberali e socialdemocratici guidato da Mark Rutte dovrà riconsiderare l'accordo, ratificato da tutti i Paesi membri dell'Ue tranne l'Olanda appunto.

Nonostante la Commissione europea abbia chiesto di aspettare giovedì per pronunciarsi sul referendum, il presidente della Commissione Jean Claude Juncker si è detto "triste" per il voto olandese.

Al contrario, gli euroscettici olandesi, i più attivi in campagna elettorale, festeggiano il risultato. Geert Wilders, leader del partito di estrema destra e antimusulmano Pvv, su Twitter ha così commentato: «Il 'no' all'èlite europea e al trattato con l'Ucraina significa l'inizio della fine per l'Unione europea».

Nigel Farage, leader del partito euroscettico britannico Ukip, scorge nell'esito in Olanda un segnale per il referendum per la permanenza del Regno Unito nell'Ue, spiegando nuovamente che molti dei sostenitori del 'no' olandesi, «intendono fare campagna anche nel Regno Unito».

Il presidente ucraino Petro Poroshenko durante una visita ufficiale in Giappone ha dichiarato che l'Ucraina proseguirà il suo processo di integrazione europea nonostante la vittoria dei 'no' all'accordo Ue-Ucraina (entrato in vigore in via provvisoria l'1 gennaio). «Continueremo il nostro movimento verso l'Ue», ha detto Poroshenko.

[foto: lastampa.it]

Antonella Sica