Estero
Olanda, il politico anti-Islam Wilders intenzionato a trasmettere immagini di Maometto in TV
AMSTERDAM, 4 GIUGNO 2015 – Il politico anti-Islam Geert Wilders ha annunciato di voler trasmettere immagini raffiguranti il Profeta Maometto alla tv olandese, nonostante il parlamento si sia rifiutato di metterlo in onda. Wilders ha dichiarato di avere intenzione di mostrare le immagini durante lo spazio televisivo solitamente riservato ai partiti politici, nella presunta volontà di voler esplicitamente offendere i musulmani, dal momento che per tradizione religiose ogni raffigurazione fisica del profeta è ritenuta blasfema.
I partiti politici in Olanda ricevono un breve spazio televisivo all'anno, e le autorità delle telecomunicazioni non possono in alcun modo intervenire sui contenuti mostrati. Wilders avrebbe intenzione di programmarlo nelle prossime settimane, ma non ha ancora annunciato una data precisa. La notizia arriva un mese dopo il discorso fatto da Wilders al contest a Garland, in Texas, dove ci si sfidava a una gara per la migliore rappresentazione del profeta. Poco dopo che Wilders aveva lasciato l'evento, venne preso di mira da due uomini armati di pistola e fucile. La sicurezza sparò e uccise gli attentatori.
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Istigazione all'odio da parte di Wilders
Wilders, il cui “Freedom Party” detiene 12 dei 150 seggi della Camera Bassa del parlamento olandese, ha dichiarato all'agenzia AP News di voler trasmettere il video della competizione texana perché egli supporta “coloro che utilizzano la penna e non la spada”: «Se noi continuiamo a ritenere che 'è offensivo, quindi evitiamo', in questo modo manderemmo un segnale a coloro che si sono presentati all'evento in Texas e a tutti i loro seguaci, dicendogli che 'così facendo funziona'». Wilders non è novello nello spingersi oltre i confini della libertà di espressione, così come non è la prima volta che viene preso di mira dagli islamici. Vive infatti sotto scorta fin dal 2004, dopo aver ricevuto diverse minacce di morte.
Nel 2011 è stato assolto dall'accusa di istigazione all'odio razziale, con i giudici che hanno ritenuto che la retorica anti-Islam s'era propagata in un contesto mosso da un feroce dibattito nazionale riguardante l'immigrazione e il multiculturalismo. Wilders sta oggi affrontando un nuovo processo per istigazione all'odio, riguardo uno slogan utilizzato lo scorso anno in cui chiedeva ai suoi sostenitori se volessero più o meno marocchini in territorio olandese, e questi rispondevano in coro “Meno!, Meno!, Meno!”.
I precedenti in Olanda: Theo Van Gogh e le vignette del Jyllands-Posten
L'Olanda non è nuova a controversie sospese tra la libertà di espressione e le reazioni degli islamisti, in entrambi i casi con tendenze pressoché estreme. Nel 2004 il regista olandese Theo Van Gogh, nipote del famoso pittore fiammingo, venne assassinato nelle strade di Amsterdam poco dopo aver realizzato un cortometraggio, “Submission”, insieme alla politica Ayaan Hirsi Ali. Il film descrive la paradossale situazione di una ragazza musulmana in un contesto familiare fortemente religioso teso al maltrattamento della donna; l'attrice è mostrata seminuda, con indosso tatuate le sure del Corano. Van Gogh fu assassinato il 2 novembre 2004 da Mohammed Bouyeri, che lo colpì in una strada nella zona est di Amsterdam con otto colpi di arma da fuoco, per poi finirlo tagliandogli la gola. Nel cadavere di Van Gogh venne poi ritrovata conficcata una lettera di circa 10 pagine, che spiegava le motivazioni del gesto.
Famigerate anche le famose vignette raffiguranti Maometto, pubblicate nel settembre del 2005 sul quotidiano danese Jyllands-Posten, che scatenarono una serie di violenti proteste in tutto il mondo musulmano. All'origine di una escalation di violenze e di rotture diplomatiche, le mancate scuse e reazioni da parte dei governi interessati (Olanda e Norvegia), chieste a gran voce da numerosi paesi islamici.
Foto: aljazeera.com
Dino Buonaiuto