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Ok dal Senato: il dl "salva-banche venete" è legge

ROMA, 27 LUGLIO – Con 148 sì e 91 no, dopo la Camera dei Deputati anche il Senato ha oggi approvato il ddl di conversione del decreto sulle banche venete, per il quale il Governo aveva chiesto il voto di fiducia e che diventa pertanto legge. [MORE]

Il decreto, varato dal Consiglio dei Ministri il 25 giugno scorso, prevede la liquidazione coatta amministrativa per Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca ed inoltre la cessione di una parte di attività e personale ad Intesa San Paolo (con esborso simbolico di 1 euro e con un capitale da 5 miliardi). Per garantire la continuità dell’accesso al credito, sono stati liquidati circa 4,8 miliardi di euro pubblici, ma anche impegnati eventuali altri 400 milioni di garanzie che lo Stato presterà sugli impegni delle banche in liquidazione, in deroga rispetto al divieto imposto dall’UE di ricorrere ad aiuti economici pubblici a favore di soggetti privati. L’unica modifica apportata a Montecitorio rispetto al testo originariamente approvato in CdM è la sospensione per sei mesi del rimborso di un bond di Veneto Banca.

Poco dopo la votazione definitiva, il premier Gentiloni ha espresso su Twitter la sua soddisfazione per la positiva conclusione dell’iter parlamentare del decreto. Il Primo Ministro ha parlato di “salvataggio difficile e necessario finalmente in porto”, che consente di “tutelare risparmiatori, lavoro ed imprese”. Anche Pier Carlo Padoan ha rivendicato il successo dell’operazione del Governo, il cui intervento avrebbe “evitato disoccupazione per migliaia di lavoratori, consentito ai correntisti di non subire alcun danno e fatto salvi quantomeno i diritti dei risparmiatori che avevano acquistato obbligazioni ordinarie”.

Le operazioni di voto del decreto a Palazzo Madama non sono state però agevoli. Durante la discussione finale sul testo, si è scatenato il caos in Aula dopo le affermazioni del sen. Cappelletti del M5S, il quale ha accusato la maggioranza di consentire appropriazione di soldi dei cittadini da parte delle banche; al termine del suo intervento, dai banchi pentastellati sono state lanciate nell’emiciclo centinaia di banconote finte da 500€ ed il gesto è stato accompagnato da grida ed accuse rivolte soprattutto al PD. I Parlamentari sono stati più volte ripresi con toni ironici dal Presidente di turno Gasparri, prima che la protesta rientrasse.

 

Francesco Gagliardi

 

Foto: Huffington Post